Di Alice Paggi
Domenica 16 Dicembre 2018 noi ragazzi di B.LIVE abbiamo avuto l’onore di essere ospiti e beneficiari della Festa di Natale rivolta alle famiglie del Corpo della Guardia di Finanza del comando lombardo e ai componenti dell’ A.N.F.I., l’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, alla Fabbrica del Vapore di Milano.
Una giornata ricca di divertimento, attività per i bambini, ospiti e solidarietà, alla fine della quale abbiamo ricevuto una preziosa donazione raccolta attraverso una lotteria a premi, per cui ringraziamo in particolare il Generale di divisione Piero Burla, il presidente della sezione A.N.F.I, Tenente Elio Francesco Baldassarre, il Colonnello Gianni Cesari, il Colonnello Jacopo Pasini e il Luogotenente Gianni La Stella.
Durante la giornata i bambini e tutti i partecipanti, (B.Livers compresi!) hanno potuto visitare gratuitamente la mostra Dinosauri, assistere all’esibizione delle unità cinofile antidroga, del circo Medrano, ascoltare le nostre storie e testimonianze e soprattutto incontrare il noto artista Ghali e gli youtubers iPantellas!!
Per chi non lo sapesse Ghali è uno dei rapper più famosi d’Italia, nonché uno dei più bravi e intelligenti, sia come persona che come artista. Grazie agli organizzatori, noi B.Livers abbiamo avuto il grande regalo di poterlo intervistare in privato e ora posso dirlo con certezza: è davvero un ragazzo fantastico! Ghali ha 25 anni e anche se noi lo pensiamo tutti come una leggenda, alla fine è un ragazzo normalissimo, un ragazzo come noi.
Una cosa che mi ha colpito molto è che parlava davvero come un B.Liver, senza sapere che le cose che ci stava spiegando rispecchiavano esattamente il nostro modo di vivere e pensare.
Ghali quel giorno ci ha raccontato che cosa significa venire catapultato nel mondo della fama e di come sua mamma sia sempre fondamentale in tutto ciò che fa.
Una B.Liver gli ha fatto una domanda che mi è piaciuta particolarmente, ovvero: «Come si fa ad avere tutto questo successo, come si scrivono canzoni che arrivano dritte nel cuore alla gente?». Ghali ha risposto che bisogna essere sé stessi e che la sua forza è stata parlare del suo quartiere, della sua vita e di tutte le sue difficoltà, senza mascherare queste cose, come fanno tutti, per apparire fighi agli occhi degli altri.
Poi ci ha raccontato che, grazie a una sua grandissima fan, ha scoperto una tecnica bellissima: il «kintsugi».
«Il kintsugi è l’arte di esaltare le ferite. Può essere considerata una forma di arte-terapia, che invita a trascendere le prove affrontate trasformando in oro il piombo della vita. Le cicatrici, visibili e invisibili, sono la dimostrazione del fatto che abbiamo incontrato e superato delle difficoltà. Rivelano la nostra storia, mostrano che siamo “sopravvissuti” e infondono coraggio».
Quando ci ha letto questa definizione sono rimasta scioccata perché sembrava di sentirlo parlare del nostro progetto «Cicatrici».
Ma nonostante tutto Ghali ha soli 25 anni ed è difficile vivere normalmente, continuando ad essere se stessi, senza essere sopraffatto dai disagi del successo, compresi i social network. Lui non usa molto i social, in realtà dice che sono una perdita di tempo per molti artisti e che bisogna concentrarsi sul lavorare alla musica. Ci ha spiegato che preferisce vedere i suoi fan dal vivo. A questo proposito ci ha fatto un esempio molto pratico raccontandoci che è capitato che i suoi fan gli chiedessero di vederlo e che lui abbia accettato di incontrarli per un caffè, insomma gli piace avere un rapporto stretto con i fan perché li considera la sua forza. Spesso, come nel caso della ragazza che gli ha parlato del kintsugi, gli capita di incontrarli e parlarci e succede che a volte gli raccontino storie talmente belle da ispirarlo per le sue canzoni. Anche secondo lui per quello che sente in giro in Italia, nessun altro ha un rapporto così con i fan.
Ma a chi si ispirava Ghali quando ha iniziato a scrivere canzoni e fare musica? Il rapper ha dichiarato di avere un debole per Jovanotti. Oltre al cantante italiano, tra i modelli musicali cui fa riferimento, ci sono Michael Jackson e Stromae. E adesso, a sua volta, è diventato un «faro» per la nuovissima generazione di rapper emergenti in Italia, soprattutto per quel che riguarda la corrente della Trap.
E come ha fatto col suo stile ad arrivare sia a grandi che a piccini? Comunque sia, quello che per Ghali è importante è comunicare la sincera verità sulla sua vita. Il rapper si spiega così il suo successo, perchè le persone apprezzano soprattutto la verità e chi si mette a nudo attraverso le canzoni che scrive.
Ci ha spiegato che vorrebbe diventare un regista, e che quando scrive un pezzo, ancora prima di iniziare, spesso si immagina già il video, perciò da “grande” vorrebbe lavorare nel cinema e realizzare un film sulla sua vita, dato che ha una storia molto intensa.
Abbiamo parlato della sua passione per i documentari sulla natura, da cui derivano anche molti versi delle sue canzoni e poi abbiamo parlato del concerto a Corinaldo di Sfera Ebbasta, e ovviamente si vedeva proprio quanto era mortificato per l’accaduto. Secondo lui tutti stanno cercando un colpevole, scrivendo anche delle vere cattiverie sui social, ma ovviamente un vero colpevole non c’è. Ha provato un grandissimo dolore dopo essersi messo nei panni dei genitori di quei ragazzi, anche perché lui ha un rapporto molto stretto con sua madre.
Siamo rimasti tutti molto colpiti da suoi modi gentili, dall’affetto che nutre per la sua famiglia e dalle cose che ci ha detto, spero che possa essere d’ispirazione per tutti noi, come lo è stato per me.
Per finire, come tradizione di noi B.Livers, ci siamo fatti rivelare le sue 3 parole e la risposta è stata: «Famiglia, Amicizia, Amore» e ha aggiunto che, anche se sembrano banali, sono le cose che lo tengono insieme sempre. Qual è il messaggio di Ghali? «Che l’amore sia la “benzina” che alimenta tutto ciò che facciamo nella vita».