Di Luca Malaspina
Erano da tanti anni che gli appassionati sportivi italiani aspettavano questo momento e per i milanesi sarà una data da ricordare per sempre.
Dopo tanti «no» ad ospitare le Olimpiadi (nel 2020 e 2024 con Roma), finalmente politica e mondo dello sport italiano sono riusciti a fare gioco di squadra per cercare di ottenere l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali del 2026. Inizialmente le città candidate furono tre: Milano, Cortina e Torino. Poi però Torino decise di sfilarsi perché non concordava il fatto che le Olimpiadi si districassero su territori diversi anziché in uno solo e rischiavamo di fare un’altra figuraccia a livello internazionale, dopo quello che è successo sulla candidatura di Roma per i Giochi Olimpici del 2024. Alla fine, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Cortina, Giampaolo Ghedina, e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sono riusciti a creare un dossier alternativo e molto convincente, anche grazie all’appoggio del governo. Perciò siamo arrivati a fine giugno con Milano e Cortina che si erano presentate come città candidate per ospitare le Olimpiadi Invernali del 2026 con il sostegno di circa l’87% degli italiani. Il 24 giugno, a Losanna, sede ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale (il CIO), si decideva definitivamente quale Paese dovesse ospitare le Olimpiadi del 2026 con l’Italia che si scontrava con una super potenza degli sport invernali, ovvero la Svezia, che non ha mai avuto dei Giochi Olimpici Invernali, nonostante il territorio e il clima favorevoli alle competizioni invernali. Dopo un’esposizione rapida, ma allo stesso tempo precisa, di Italia e Svezia riguardo il proprio dossier, i membri del CIO avevano in mano il destino dovendo votare quale Paese avrebbe ospitato i Giochi del 2026.
Al momento della proclamazione non ero a casa, ma insieme a molti milanesi in piazza Gae Aulenti, davanti al maxischermo per respirare il clima di tensione. Alle 18.00 il presidente del CIO, Thomas Bach, aprì la busta che conteneva il responso. Appena abbiamo visto il nome, abbiamo cominciato ad esultare e a gridare: «ce l’abbiamo fatta!». Eh sì, avete capito bene: Milano e Cortina ospiteranno le Olimpiadi Invernali del 2026! Sia a Losanna che a Milano e Cortina è esplosa la gioia per questo storico risultato, nato dal gioco di squadra di tutti, dai politici a tutti gli esponenti dello sport italiano, incluso qualche atleta di fama internazionale che ha contribuito ancora di più alla vittoria del nostro Paese.
Anche noi B.Livers abbiamo contribuito portando la bandiera con il logo di Milano-Cortina 2026 durante il Viaggio delle Stelle, che è partito, guarda caso, da Milano e arrivava a Cortina!
Perciò, questa vittoria è di tutti noi perché abbiamo dimostrato di avere un progetto migliore rispetto a quello svedese e quando noi italiani giochiamo di squadra, quasi nessuno può competere con noi! Ora il prossimo step è organizzare tutti i lavori necessari, ovvero manutenzione degli impianti già esistenti e costruzione dei villaggi olimpici e dei media center, per tempo e non ridursi all’ultimo com’è consuetudine in Italia. Tornando ai festeggiamenti, dico che finalmente Malagò, dopo due tentativi falliti, è riuscito a portare a casa un risultato fantastico e grazie a ciò, vuole ricandidarsi per un ulteriore quadriennio olimpico al CONI, cosa che era in dubbio prima della vittoria.
Non mi resta altro che complimentarmi ancora una volta con tutti i protagonisti di questa impresa e attendere la cerimonia d’apertura a San Siro il 6 febbraio 2026!