Di Oriana Gullone e Fabio Valle
Dopo il consueto collegamento dalla sala stampa, e un fantastico pranzo al sole sul Roof top del Palafiori, la prima giornata effettiva di Festival (e barricati in Sala Stampa fino a notte fonda) continua con un una conferenza stampa inaspettatamente interessante. Scopriamo e ascoltiamo Lula e Gabriella Martinelli, che con “Il gigante d’acciaio” portano all’Ariston il tema dell’ILVA di Taranto, a noi familiare dopo l’incontro diretto con l’analogo caso Eternit a Casale Monferrato. Segue un immersione nel mondo del racconto fotografico con la presentazione del nuovo libro della Rai sui 70 anni di Sanremo, che raccoglie istantanee di tutti i momenti più speciali del Festival.
Il tardo pomeriggio optiamo per una boccata d’aria e una merenda (ormai di rito) con Annina, il nostro fil rouge degli ultimi tre anni. Conosciuta nel 2018 come mascotte de I Lupi di Ermal, ora quindicenne, studia musica e canto e scrive le sue canzoni. L’ultimo inedito l’abbiamo ascoltato in anteprima e stiamo preparando sorprese per il prossimo cartaceo.
Arriva l’ora di rientrare in Sala Stampa. Durante la prima serata si esibiscono 12 dei 24 Big e 4 delle 8 Nuove Proposte, che si sfidano a coppie per eliminazione diretta. Preferenze? Sì, ne abbiamo. Ma per scaramanzia attendiamo la squadra al completo per palesarle.
Gli highlights della serata? Sicuramente gli ospiti: Tiziano Ferro, che incanta l’Ariston “Nel Blu Dipinto di Blu” e “Almeno Tu nell’Universo“, un’emozione a cuore aperto; Albano e Romina, introdotti dalla figlia, fanno ballare e cantare l’intera Sala stampa, Oriana esclusa; Gessica Notaro, che con Antonio Maggio commuove il teatro cantando “La Faccia e il Cuore” scritta con Ermal Meta.
Ma uno dei momenti che è più doveroso riproporre è il discorso sulla violenza sulle donne di Rula Jebreal, duro e commovente, sincero e sentito. Una standing ovation dovuta, sopratutto dopo le mille (diciamolo, noiose e inutili) polemiche delle scorse settimane.