Di Oriana Gullone, Fabio Valle e Debora Zanni
E la sera in cui riesci a tornare un po’ più presto a casa, alle 3:15am ti arriva un messaggio, e ti addormenti lo stesso quasi alle 5 per l’adrenalina. Rancore, a notte fonda, è ancora turbato dalle voci che hanno interrotto urlando la domanda in conferenza stampa. E ti chiede un’intervista telefonica “senza bulli che possano disturbarvi“. Non è una tua vittoria giornalistica, ma il regalo di una squadra unita che i bulli li sommerge con un applauso, senza rispondere a urla con altre urla. È la famiglia Sala Lucio Dalla che fa al Bullone un regalo immenso. E si merita di saperlo. Passi la mattina a far leggere il messaggio ai colleghi, meravigliosi esseri umani, per ultima Rita, responsabile Rai. «Lo leggi a tutti?» e ti trovi al microfono, tremando di gratitudine. E sei tu l’intervistata, quasi un’ora tra foto, microfoni, registratori, diretta radio, abbracci, sorrisi. Lo spirito del Bullone ha conquistato la sala stampa, dimostrando che la nostra rivoluzione è possibile davvero.
È strano godersi il sapore di un toast sapendo che a Sanremo se ti fermi sei perduto. Falso. Una calma mattinata, la conferenza d’apertura in streaming, e qualche chiamata strategica. Dopo la colazione subito in campo, e si parte con la visita al museo per la celebrazione del 70° anniversario! Vestiti bellissimi, nomi e date, presentatori, ospiti, concorrenti. 70 anni di Festival riassunti in quattro grandi spazi. Vivere una settimana all’anno questo clima è fantastico, ma avere la possibilità celebrarlo così è un onore. Con questa sensazione di piacevole soddisfazione e gioia, iniziamo l’intervista all’hotel Londra con…? Lo saprete sul prossimo numero. “Siate brevi, chiare e simpatiche. Dovete rimanere nei 10′ massimo“, ci dice Valeria dell’ufficio stampa.
L’intervista a Gassman è solo rimandata. Ma lo incrociamo, breve saluto, un sorriso sincero, dritto negli occhi. E mentre cammini verso il Palafiori, vuoi non incontrare un Eugenio solitario che si aggira per la città e ride per il tuo cappellino giallo?!
Ultima serata con il botto: dopo una fuga di notizie, viene confermata la vittoria di Diodato, anche per il premio della Critica Mia Martini e quello della sala stampa Lucio Dalla. Secondo Gabbani, che si aggiudica anche il Tim Vision e terzi i Pinguini Tattici Nucleari. Premio al testo per Rancore e per la composizione musicale a Tosca.
Tra gli highlights della serata, sicuramente Achille Lauro che si presenta sul palco vestito da Elisabetta I, e stampa un bel bacio in bocca al suo chitarrista infiammando l’Ariston. “Bacismo” replicato anche dai Pinguini che baciano Mara Venier in platea.
Altro momento clou, l’esibizione di Elettra che finalmente dà tutta se stessa, libera dalla tensione delle scorse serate di “rivelare” qualcosa in più al pubblico, letteralmente.
Per concludere, la presenza scenica di Fiorello, che riesce con niente ad intrattenere il pubblico in attesa dei risultati.