Di Bill Niada
31 dicembre 2019. Nell’operosa città di Wuhan, Zhang li Peng compra al mercato una succulenta serpe e se la frigge in padella con molto aglio e un pizzico di sale. Gnam, uno sballo! Pochi giorni dopo si ammala di polmonite. In pochi giorni, decine di amici stanno male. Molti muoiono. Di lì a poco, le autorità chiudono mercato e poi confini. La città è un lazzaretto, ma qualcuno DEVE viaggiare o tornare da viaggi di lavoro. Business is business.
Il mondo pensa: «poveretti, per fortuna che sono in Cina». In breve l’allarme passa da basso a moderato anche in altri Paesi.
A Codogno, un ameno paese della bassa lodigiana, un gruppo di persone viene ricoverato. I sintomi sono quelli del virus. Così accade in altri luoghi dell’Italia del Nord che produce. Rapidamente, alcuni «vecchietti» che portavano i bambini all’oratorio e facevano partite di scopone al bar, passano da casa all’ospedale. Qualcuno saluta l’ultima volta il nipotino.
Nella nostra bella nazione di santi e viaggiatori, partono misure di reclusione e sbarramento. Il mondo sorride… i soliti emotivi… a noi Tedeschi, non succederà mai, siamo molto organizzati. Noi americani siamo troppo fighi e poi abbiamo DT, l’uomo che tutto può perché ruba ai poveri per dare ai ricchi. Noi inglesi, non possiamo chiudere, tutto si fermerebbe e sappiamo come affrontare le crisi. Noi…
Però in breve il mondo è in subbuglio. Crollano le Borse, si fermano le economie. La gente rallenta. Molti s’incazzano. Qualcuno riflette. Pochi pensano: «saranno le prove generali?». Nella nostra bella nazione di santi, viaggiatori e operatori turistici, scattano disdette, annullamenti, posticipi. Tutto chiuso. Ci si riorganizza. Smart working è la parola d’ordine. «Stiamo a vedere» è il mantra. Si vive il mitico «qui e ora», finalmente messo in pratica. L’Italia è un paese meraviglioso. Il più bel posto del mondo. Amalfi, Braies, Camogli, Ragusa, Burano, Raffaello, Boccaccio, Ungaretti… unici. Gli Italiani sono persone speciali. Fanno il gelato, la pasta alla Norma e invenzioni super. Intelligenti e creativi. Sono belli e simpatici e inventano lo spritz per ridere e stare insieme. Siamo poco disciplinati, troppo abituati a criticare e aspettare che lo facciano gli altri. Ma facciamogliela vedere a tutti chi siamo. Risorgeremo, più fieri e prima degli altri.
In Cina uno mangia un serpente e il mondo crolla.
Però l’Italia è abituata a trovare soluzioni… l’arco a tutto sesto, ma anche la Torre Velasca…