Di Ada Andrea Baldovin
Cari amici del CHE BLOG ! cosa sono le malattie croniche?
Avete presente quando vi si rompe la lavatrice ed esce acqua ovunque e non avete i soldi per ripararla o comprarne un’altra perché siete poveri?
Ecco, avere una malattia cronica è più o meno la stessa cosa, è come convivere con una lavatrice rotta che perde acqua quando la fate andare senza poterci fare nulla se non metterci una pezza sotto per evitare di far allagare il bagno.
Esatto ! Chi ha una malattia cronica è una lavatrice rotta !
Naturalmente ci sono infinite variabili alla questione “lavatrice”: quando si è rotta? dove si è rotta? basta una pezza o l’acqua è
talmente tanta da necessitare di un plotone di assorbenti da notte taglia XL?
Ci sono infatti lavatrici che escono dalla fabbrica già rotte sulle quali nessuno ha fatto i test di qualità quindi iniziano a perdere acqua da subito, ci sono quelle che si rompono dopo il primo lavaggio e già durante il secondo si vedono ingranaggi e calcare che zampillano come i fuochi d’artificio di ferragosto a Gallipoli, oppure ci sono quelle affidabili che però si rompono da un momento all’altro, così, puff !
Poi dipende da dove si è rotta ! Si tratta delle tubature? Degli ingranaggi? Sarà il cesto il problema, o addirittura la parte elettrica? Chissà ?!
Ad ogni modo, di qualsiasi cosa si tratti, la lavatrice perde acqua e l’unico modo per non far allagare il bagno è quello di rispettare quotidianamente dei rituali specifici: come cambiare la pezza almeno due volte al giorno e assicurarsi una volta ogni tanto che la lavatrice continui a funzionare “normalmente” nonostante la perdita.
In sostanza chi ha una malattia cronica vive di rituali (chiamati anche vortici o loop di sfiga) ai quali non si può sfuggire…altrimenti si muore ! Volevo dire, si allaga il bagno.
Si vive costantemente col pensiero di essere una lavatrice rotta alla quale vanno sostituite le pezze ad intervalli regolari e che ha costantemente bisogno di revisioni…ora che ci penso avrei potuto fare le stesse allusioni con una Ferrari.
Il fatto è che vivere con una malattia cronica non è sempre facile, è vero a volte la routine diventa talmente normale che non ci si fa più caso, a volte però – quando ci si ferma a riflettere – il pensiero di dover vivere per il resto della vita in questo modo può risultare vagamente pesante: la stessa routine tutti i giorni, le stesse visite tutti gli anni, gli stessi controlli, le stesse preoccupazioni, le stesse accortezze, le stesse paure per tutta la vita senza nemmeno un giorno di stop.
A volte ci si ferma a chiedersi “come sarebbe stata la mia vita altrimenti?” “Che persona sarei stata se non mi fossi rotta?”. Sono domande che non avranno mai una risposta perché alla fine chi siamo è il frutto delle nostre esperienze e sarebbe forse stupido chiedersi come si sarebbe stati, perché quasi certamente non saremmo diventati le persone che siamo oggi, avremmo vissuto la vita di qualcun altro.
Bene amici del CHE BLOG ! dopo aver paragonato tutti i malati cronici a delle lavatrici penso di potermi ritirare in pace. Come al solito se l’articolo vi è piaciuto o avete voglia di raccontare la vostra esperienza scrivete un commento qui sotto e come sempre…un bacio grande a tutti gli amici del CHE BLOG !