La bellezza della cultura nel cinema e nella fotografia

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Di Marco Sicbaldi

Come si può fare Cultura in un periodo così complicato, dove le limitazioni alle nostre libertà individuali sembrano prevalere su tutto?

Abbiamo un’occasione unica. Possiamo tornare a capire come si legge e a riscoprire i grandi classici della letteratura, della cinematografia e della poesia. Sono tanti gli autori che abbiamo dimenticato o che non abbiamo più tempo di leggere.

Ma come mai è così importante leggere? Come mai è così importante nutrirsi di film?

Per moltissimo tempo si è detto che con la cultura non si mangia. Ma pensate a quando da piccoli vi immergevate in un fantasy, e in men che non si dica eravate a cavalcioni di un drago o pronti a sfidarvi a duello con il vostro peggior nemico.

La lettura, oltre ad essere didattica, racchiude al suo interno un potere immenso, che fa volare le nostre anime in altre dimensioni, senza che noi possiamo farci nulla. Ci arricchisce e ci libera dalle nostre paure.

Allo stesso modo i film ci possono aiutare a scoprire passioni e mestieri.

Qualche sera fa, come Bullone, abbiamo avuto l’onore di analizzare insieme al regista Giovanni Covini, un capolavoro della cinematografia: A Hidden Life di Terence Malick. Una delle tante possibilità per stare insieme, anche se a distanza, che offriamo come testata.

Rimanendo nel campo dell’arte, questo Festival di Sanremo, così diverso, seppur importante, ha fatto capire l’importanza di spettacoli, live e teatri. Un settore fortemente in crisi con una spiccata voglia di ripartire.

La bellezza della cultura è la possibilità di fare squadra e ogni elemento in più non è una dissonanza, ma un bullone che fortifica la struttura.

Anche nella politica questo, poco alla volta, si sta capendo. È notizia di ieri l’abolizione della censura cinematografica da parte del ministro Franceschini. Nell’anno della pandemia si ridà vita a tesori sepolti da anni di critiche e oppressioni.

Ma torniamo all’arte, e più in particolare alla fotografia, un’arte per troppo tempo considerata morta.

La fotografia, soprattutto quella di ritratto, mi ha salvato. Mi ha permesso di scoprire un mondo in continua crescita e di ridare felicità e autostima a moltissime ragazze e ragazzi per i quali ho realizzato un servizio fotografico.

Perché, alla fine dei conti, stare bene con noi stessi è il solo vero segreto per poter superare ogni difficoltà.

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