Due donne di Intersos Lab si raccontano al Bullone con le loro storie di speranza, determinazione e coraggio.
Le speranze
di Afiwa Kokowi Espoir Logoh, Intersos
Sono senegal-togolese, nata a Casamance, regione del Sud del Senegal. Mi chiamo Afiwa Kokui, nomi africani tradizionali che significano che sono nata di venerdì, e che sono la primogenita della mia famiglia.
Espoir, speranza, è il mio nome di battesimo.
Forse vivevamo in buona armonia con mia madre, mio padre, mio fratello e le mie sorelle.
Essendo la maggiore i miei genitori avevano riposto in me tutte le loro speranze, credendo con fervore che quando sarei diventata grande avrei potuto dare loro un domani migliore. Ma la vita a volte ci riserva spiacevoli sorprese e quando abbiamo piĂ¹ bisogno dei nostri genitori, vengono strappati improvvisamente al nostro affetto in poche settimane.
Mio fratello e le mie sorelle sono stati recuperati da mia zia per andare a vivere al villaggio, io sono stata lasciata crescere da sola.
Il mondomi è crollato addosso, costringendomi a rinunciare alla determinazione delle mie speranze immediate. La vita ora mi dettava le sue leggi e il suo corteo di sventure: mangiare, bere, vestirmi, erano diventati la mia battaglia e la mia sfida per sopravvivere.
Ho dovuto anche aiutare mia zia a sostenere la famiglia al villaggio, a mantenere i miei fratelli. PoichĂ© facevo lavori occasionali, non potevo piĂ¹ andare a scuola.
Siccome le speranze ci mantengono vivi offrendoci grande fiducia incondizionata, ho capito, nel tempo, che le prove ci rafforzano, e credendo nelle mie capacitĂ , ho saputo ridare un senso alla mia vita.
Finalmente mi ha sorriso, quando ho incontrato un ricco commerciante che ha cambiato piano piano la mia vita e quella della mia famiglia (il resto della storia, fa parte della storia che la Commissione territoriale ha esaminato per darmi Asilo).
La storia di un fantasma
Di, Lawrentta Osarenren, Intersos
Pensando al ghosting mi sono ricordata quello che raccontano gli anziani nel mio Paese, io vengo dalla Nigeria, mi chiamo Lawrentta.
Spiegare cos’è un fantasma, o uno spirito, significa dire semplicemente che uno spirito proveniente da un corpo umano vivo sta viaggiando verso gli altri. Spesso puoi anche sentirli venire da te. Un fantasma si allontana dallo Spirito Santo e dallo spirito che è nelle persone vive.
Gli anziani raccontano che se lo spirito di un uomo morto entra in te, avrai bisogno di un esorcismo, e per un esorcismo cristiano chiediamo di eseguire la preghiera di liberazione e chiediamo alla persona di pentirsi del peccato. Rinunciare al peccato che fa rimanere gli spiriti e i fantasmi, puĂ² aiutare la persona a riprendersi con forza.
Adesso vi racconto cos’è successo a due persone della mia città , Benin City.
Questa è la storia di un fantasma che in seguito ha avuto figli.
Il suo nome era Matthew, e poi si è sposato con Joy, la sorella di Thomas.
Thomas face spesso rapine a mano armata. Un giorno era uscito con i suoi amici per l’ennesima rapina. La polizia arrivĂ² poco dopo, e in quel momento Thomas gridĂ² e sparĂ², e una persona innocente, il cui nome era Mathew, morì sul colpo. Thomas, quando fu preso, venne condannato a morte.
Il fantasma di Matthew, perĂ², vagava intorno e un giorno andĂ² a casa di Thomas e della sorella Joy, di cui chiese la mano. Joy era innamorata di Matthew, non sapeva che lui fosse un fantasma.
Così Joy un giorno chiese a Matthew di presentarle la sua famiglia, anche perchè aveva scoperto di essere incinta.
Il ragazzo le disse di aspettare la fine della settimana.
Tre giorni dopo il ragazzo chiamĂ² Joy, le disse che sarebbe dovuta andare in un villaggio vicino e le diede l’indirizzo esatto della casa dove abitavano la madre e le sorelle. Quando Joy arrivĂ², le sorelle le dissero che Matthew era morto ormai da tre mesi. Joy, scioccata, si mise a piangere e chiese di poter vedere le fotografie e, quando gliele mostrarono, si rese conto che erano le stesse identiche fotografie che lei aveva sul suo cellulare.
Joy era disperata perchè sapeva che, una volta venuta a conoscenza della morte di Matthew, non l’avrebbe mai piĂ¹ rivisto.
PiĂ¹ tardi, tornata a casa, le apparve lo spirito di Matthew per l’ultima volta e le disse: «Dovrai affrontare molte sfide, questo bambino sarĂ la tua risorsa».