Fare e progettare per tornare alla realtà. Parla Giancarlo Perego -direttore del Bullone- ai ragazzi per invogliarli a non perdersi tra le troppe informazioni ma di agire prendendo il controllo sulla vita.
di Giancarlo Perego (direttore de Il Bullone)
Da una parte viviamo una situazione mondiale intollerabile, il Covid, la guerra in Ucraina, il lavoro precario. Dall’altra parte abbiamo smesso di vivere il reale, non abitiamo più la terra, il cielo, bensì Google, ICloud. È necessario tornare a volgere lo sguardo alle cose concrete, modeste, quotidiane. Dobbiamo tutti occuparci delle nostre vite, senza attendere soluzioni miracolose.
Dobbiamo progettare, fare esperienza, sognare. Dobbiamo agire come se nulla fosse impossibile. Per questo abbiamo cercato, di mettere insieme due libri, Le non cose del filosofo sud coreano Byung-Chul Han e Jacques Attali con Scegli la tua vita!.
Le parole scritte all’inizio di questo fondino sono state prese da loro. E noi del Bullone abbiamo voluto preparare questo giornale sui progetti. Volevamo passare dal possesso delle cose all’esperienza spingendo i B.Liver a non rassegnarsi da quello che ci dice la Tv. Di andare oltre ai dati, di influenzare le nostre vite con cose concrete. Le cose sono i punti fermi dell’esistenza, ma oggi le informazioni le hanno completamente insabbiate e le informazioni non sono certo punti fermi dell’esistenza.
I progetti dei ragazzi
Produciamo e consumiamo più informazioni che cose. Non va bene. Quindi i ragazzi del Bullone hanno scritto pezzi sui loro progetti. Ma al tempo stesso abbiamo intervistato il super esperto di economia, ex ministro francese, Jacques Attali il quale dice che «più saranno coloro che non si rassegneranno più profonda sarà la democrazia, più energie verranno liberate, più ricchezza verrà creata. Ovunque tu sia agisci come se nulla ti fosse impossibile. Prendi il controllo della tua vita».
Dobbiamo scoprire le ragioni della nostra presenza nel mondo. Abbiamo un ruolo, magari più di uno. Quindi se riusciamo «a diventare sé stessi» e a farcela da soli, abbiamo raggiunto il primo obiettivo. Abbiamo preso il controllo della nostra vita. Non l’abbiamo lasciato alle non cose, ad una realtà sempre più sfuggente e confusa che non vanno oltre la superficie. Oltre all’intervista a Jacques Attali, proponiamo agli due incontri con Agnese Pini, una direttrice di quotidiani che c’è l’ha fatta.
Esempi virtuosi
Ed ha meno di 40 anni. Agnese Pini racconta la sua gavetta, la sua determinazione per fare un lavoro bellissimo, la giornalista. Anche Davide Dattoli, il fondatore di Talent Garden ci aiuta a capire che osando si riesce a trovare il nostro posto. Questo giovane imprenditore bresciano aveva voglia di mettersi in gioco, non è stato fermo. Ha provato e ha vinto la scommessa. Certo, proponiamo che ha scelto di andare in giro per l’Europa su un camion-casa, una sfida e tanto amore, facendo lavoretti occasionali. Ma quanto durerà?
Noi stiamo con loro per il coraggio, ma aspettiamo fra dieci anni per vedere come andrà a finire. Leggete con attenzione il nostro sondaggio sulle paure e i desideri dei giovani. C’è voglia di provare, ma l’ansia e l’inquietudine paralizza. Viene messa in discussione la scuola e la mancanza di maestri di vita. Finalmente non parliamo di guerra o di Covid, ma con questo numero del Bullone, abbiamo voluto sfuggire dall’agenda quotidiana che ci impongono i grandi media, Tv e giornali. È il momento, cari B.Liver, di cercare il nostro posto.