Il primo giorno di scuola

Autori:
Miriam ci propone qui una riflessione sull'amare sé stessi e sulla possibilità di affidarsi, partendo dal suo primo giorno di scuola alle elementari.

di Miriam Galuffo

Il Liceo Statale Giovanni Cotta è un istituto scolastico con sede a Legnago, in provincia di Verona, che ospita attualmente 1350 studenti suddivisi in 54 classi. La collaborazione tra il Liceo Cotta e Il Bullone nasce dall’obiettivo di raccontare storie di vita e quotidianità, ma anche dal tentativo di provare a interpretare o reinterpretare il mondo con cui si interfacciano i ragazzi di oggi, raccogliendo riflessioni, partendo dalle loro parole. Oggi vi riportiamo qui quelle di Miriam.

Il giorno in cui ho iniziato la prima elementare i miei genitori mi hanno fatto una foto e mia mamma mi ha dedicato una canzone. Quello era un nuovo inizio, quello che ne veniva dopo doveva essere uno dei periodi più belli della mia vita.

Non fu così.

Quello era un nuovo inizio, quello che ne veniva dopo doveva essere uno dei periodi più belli della mia vita.

Non fu così.”

– Miriam Galuffo

Non ricordo con molta felicità gli anni delle scuole elementari, non ho mai saputo definirli veramente, ma posso dire che sono stati anni particolari. Ho sperimentato sulla mia stessa pelle cosa significa essere esclusa, sentirsi completamente emarginata e non sapere da dove derivi tutto questo. Ho avuto la fortuna di trovarmi in una situazione nella quale ho subito parlato con chi mi avrebbe potuto aiutare a risolvere il tutto.

So che è brutto, sia da dire che da sentirsi dire, ma poche persone sono seriamente disposte ad aiutarci sul serio e a fare qualcosa di concreto per alleggerire la situazione in cui siamo. Molte volte siamo proprio noi che dobbiamo avere la forza di aiutarci da soli.

Fidarsi e affidarsi

Aiutare sé stessi significa riuscire a chiedere aiuto, accettare che non tutto dipende da noi, da come siamo e da quello che facciamo, che non possiamo sempre farcela da soli.

Ho aiutato me stessa quando ho parlato a qualcuno di quello che mi portavo dentro.

Ho aiutato me stessa quando ho accettato di andare in un luogo dove avrei potuto trovarmi meglio.

Ho aiutato me stessa quando ho capito che sbagliare non significa fallire ed è possibile farlo.

“Ho aiutato me stessa quando ho parlato a qualcuno di quello che mi portavo dentro. Ho aiutato me stessa quando ho accettato di andare in un luogo dove avrei potuto trovarmi meglio. Ho aiutato me stessa quando ho capito che sbagliare non significa fallire ed è possibile farlo.

– Miriam Galuffo

Ho aiutato me stessa quando ho imparato a non curarmi di tutti i pareri delle altre persone e pensare un po’ di più a me e a cosa voglio io.

Ho aiutato me stessa quando ho imparato che esistono anche quelle rare persone che mi vogliono sul serio aiutare.

Aiutare me stessa

Aiutare sé stessi significa anche reagire a ciò che ci accade perché non possiamo sempre e solo subire ciò che ci viene dall’esterno. Aiutare sé stessi significa cercare di trovare il lato positivo anche nelle situazioni in cui sembra non esserci nessun lato positivo, che sembrano destinate a concludersi definitivamente male e nelle quali non riponiamo più nessuna speranza.

Aiutare sé stessi significa concedersi la libertà di sbagliare, di perdere una gara, una partita o un concorso senza pensare di aver irrimediabilmente fallito. Aiutare sé stessi significa concedersi la libertà di perdersi e poi ritrovarsi.

Aiutare sé stessi significa concedersi libertà, che può essere intesa come la libertà di ascoltare le nostre canzoni preferite con il volume al massimo, la libertà di essere felici, la libertà di circondarci delle persone che ci fanno stare bene, la libertà di fare qualcosa perché per noi è giusto anche se tutti attorno a noi lo considerano sbagliato, la libertà di parlare, ma anche di non farlo, la libertà di essere noi stessi e di non averne paura.

Io, durante quella che sarà la mia vita, voglio seguire quello che mi fa stare bene perché questo significa aiutare me stessa, perché questo significa vivere.

Io voglio vivere e per farlo devo aiutare me stessa a stare bene.

“Io, durante quella che sarà la mia vita, voglio seguire quello che mi fa stare bene perché questo significa aiutare me stessa, perché questo significa vivere.”

– Miriam Galuffo

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