Linda: vi svelo i miei 4 consigli per cominciare a sorridere

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Linda, liceale, ci vuole dare importanti consigli su come affrontare la vita con il sorriso. Soprattutto da adolescenti, ma anche da adulti.

di Linda Pellini

Il Liceo Statale Giovanni Cotta è un istituto scolastico con sede a Legnago, in provincia di Verona, che ospita attualmente 1350 studenti suddivisi in 54 classi. La collaborazione tra il Liceo Cotta e Il Bullone nasce dall’obiettivo di raccontare storie di vita e quotidianità, ma anche dal tentativo di provare a interpretare o reinterpretare il mondo con cui si interfacciano i ragazzi di oggi, raccogliendo riflessioni, partendo dalle loro parole. Ecco i consigli per sorridere con il cuore di Linda.

Mi sono chiesta spesso come aiutare me stessa e gli altri a stare bene, a come comprendere gli errori, a come scegliere adeguatamente le giuste amicizie, insomma a come vivere la vita nel modo migliore.

Qualche tempo fa ho capito che non mi bastava sopravvivere per essere felice, ma avevo bisogno di vivere, di rischiare, di sorridere, non con le labbra ma con il cuore.

Ero abituata a scaricare la mia rabbia, il mio dispiacere e le mie paure sugli altri, pensando potessero risolverli mentre io me ne stavo tranquillamente seduta al mare a prendere il sole. Per fortuna poi ho realizzato che dovevo rimboccarmi le maniche, alzarmi dal mio amato sdraio e cominciare a nuotare. Solo così si può davvero cominciare a vivere.

“dovevo rimboccarmi le maniche, alzarmi dal mio amato sdraio e cominciare a nuotare. Solo così si può davvero cominciare a vivere.”

– Linda Pellini

Le regole della (mia) felicità

In che modo si può davvero aiutare sé stessi? Ecco alcuni step che posso condividere per far tornare il sorriso o per mantenerlo sempre (o quasi) sul volto.

1. Fare un respiro profondo: a tutti succede di avere un momento di crisi e quindi la prima azione che bisogna fare è tirare un bel respiro profondo. Calma la confusione nella testa. In questi momenti concedersi del tempo per sé stessi, ascoltarsi, parlarsi cercando di comprendersi, può anche sembrare difficile ma non bisogna mollare. Mai, mai lasciarsi in sospeso! Alcune tecniche usate per il rilassamento sono lo yoga, la ginnastica, ma si può semplicemente tornare a respirare, anche pigramente sdraiati a letto. Così non si possono avere scuse!

2. False friend (i falsi amici): in un momento no è sempre meglio circondarsi di persone fidate, con cui si può condividere ogni dubbio, ogni crisi interiore ma non solo, anche momenti di felicità e spensieratezza. Occhio però: non sempre tutte le persone attorno a noi sono gentili e disposte a dialogare. Troppo spesso in un momento no ci confidiamo con qualsiasi individuo si trovi nei nostri paraggi, ma non va! Mi raccomando: occhi sempre ben aperti altrimenti questo false friend invece di aiutare a risolvere i problemi potrebbe creartene di nuovi e magari anche di peggiori! Perciò distinguere sempre un rapporto sano da uno tossico è doveroso! 

3. No alle esagerazioni: quante volte appesantiamo troppo certe situazioni trasformandole in catastrofi irrisolvibili? Guardiamo la realtà con un po’ più di scioltezza quando ne abbiamo la possibilità, senza dimenticare che il pessimismo non può portare mai a migliorare una giornata. Un brutto voto a scuola, una litigata con un amico o quando il supermercato finisce lo snack preferito non sono situazioni catastrofiche o irrimediabili.

Vorrei aprire una parentesi sull’istruzione scolastica: quante volte si sente dire che la scuola per i giovani è la base della vita, che tutto parte da questa e che bisogna mantenere un andamento stabile? Ciò è assolutamente vero, ma un’insufficienza non è la fine del mondo, la valutazione scolastica non rappresenta la nostra persona. Un cinque in matematica o un tre in inglese passano!

4. Trova delle passioni “salvagente”: lavorare a maglia, guardare i lampi quando piove, cucinare dolci, fare volontariato, saltare nelle pozzanghere: sono tutte passioni che ci fanno conoscere meglio noi stessi. Non importa se non sono così “nobili”: basta che “sentirli” e che vedere che ci fanno bene.

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