Ognuno dovrebbe avere il proprio «luogo di fiducia»

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Nina riflette sulle caratteristiche che dovrebbe avere un "luogo di fiducia", un luogo cioé dove sentirsi protetti e amati. Ma per fare questo è necessario prima di tutto essere sinceri e recupera la fiducia in sé stessi; solo così si potrà avere fiducia negli altri e trovare il proprio "porto sicuro".

di Nina Cresci, B.Liver

Nina riflette sulle caratteristiche che dovrebbe avere un "luogo di fiducia", un luogo cioé dove sentirsi protetti e amati. Ma per fare questo è necessario prima di tutto essere sinceri e recupera la fiducia in sé stessi; solo così si potrà avere fiducia negli altri e trovare il proprio "porto sicuro".

Conoscendo ambienti nuovi conosciamo noi stessi.

Ognuno di noi dovrebbe poter dire di avere un luogo di fiducia: uno di quei posti dove puoi sentirti libero di essere quello che sei, dove puoi respirare, dove puoi stare. Senza pensare a dove potresti stare se non fossi lì, perché alla fine è lì che vuoi essere.

Quegli spazi in cui non si può mentire, in cui possiamo e dobbiamo essere sinceri con noi stessi, guardandoci in faccia e demolendo tutto ciò che abbiamo fabbricato intorno e dentro di noi, tutte quelle costruzioni che non hanno fondamenta stabili e reali. Quei luoghi che cerchiamo quando il mare inizia ad essere mosso e il cielo si fa grigio, che servono per ristabilire un equilibrio dentro di noi.

Quegli spazi dove il cuore riprende a battere con serenità, quando capisci che sei protetto, sicuro. Forse è proprio questione di protezione: un luogo con persone che ti amano, che ti proteggono dalla superficialità di cui il mondo è pervaso. Un luogo nella natura che ti ricorda che il mondo non è solo palazzi. Un luogo piccolo, magari una stanza, con una luce soffusa, un po’ della tua musica preferita, un aroma confortevole nell’aria e una sedia comoda sulla quale riposarsi in pace.

Con alcuni posti c’è una profonda connessione, in uno spazio che sembra rispecchiare l’energia che è dentro di noi; spesso ci capitiamo per caso: a volte non siamo nemmeno pronti a coglierne l’importanza nell’immediato, abbiamo bisogno di andarcene per rendercene conto.

Per me la fiducia è presenza, conoscenza. È uno scambio reciproco.

Essere presenti in un luogo vuol dire sentire e sentirsi, allo stesso modo abbiamo la certezza di avere un porto sicuro in cui approdare se ci sarà bisogno, un porto che è lì e non se ne andrà.

Un posto che ti conosce, che tu lo voglia o no, fino in fondo. Un luogo che conosci anche tu, questo impedisce di perdersi in angoli bui.

Il mio luogo di fiducia è casa, questa è una fortuna. Abito in quel posto immerso nella natura che citavo prima, abito in compagnia di persone chi mi amano: per questo mi sento sicura.

Personalmente ho fatto una grande fatica a fidarmi del posto in cui mi trovo ora: la Mammoletta. Non riuscivo a fidarmi delle persone che mi circondavano, ero chiusa nelle mie barriere, non riuscivo a credere che i direttori di questo posto, Marta del Bono e Stanislao Pecchioli, amassero incondizionatamente persone come me, perse.

Ho dovuto prima recuperare la fiducia in me stessa per riuscire poi a fidarmi e ad amare gli altri. Questo luogo ora è ciò che definisco «di fiducia»: un posto dove posso lasciarmi andare, un posto che mi ha aiutato a spezzare quei maledetti fili che mi facevano muovere a loro piacimento, come un burattino. Porto un grande rispetto a questo posto, sto imparando ad estenderlo anche fuori da qui, questo è importante per vivere serenamente.

“Ho dovuto prima recuperare la fiducia in me stessa per riuscire poi a fidarmi e ad amare gli altri.”

– Nina Cresci

Luoghi come questo vengono chiamati anche «posti del cuore»: diamogli il nome che vogliamo. C’è qualcosa dentro di noi che dobbiamo proteggere, spesso pensiamo di farlo lasciandolo lì, facendo come se non ci fosse, così piano piano diventa difficile da ritrovare. In questi luoghi fidati lo tiriamo fuori, energicamente, e stiamo bene, sereni.

Qualunque sia il nostro luogo fidato, andrebbe portato sempre con sé, dovremmo tenerlo stretto dentro di noi, interiorizzando le sensazioni che ci offre, quel senso di benessere che ci rende umani.

“Qualunque sia il nostro luogo fidato, andrebbe portato sempre con sé, dovremmo tenerlo stretto dentro di noi, interiorizzando le sensazioni che ci offre, quel senso di benessere che ci rende umani.”

– Nina Cresci

E se è vero che il nostro scopo è quello di trovare la serenità, nei momenti di turbolenza cercherò sempre uno spazio di fiducia al di fuori e dentro di me.

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