InVisibile Festival… in valigia!

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Agosto. Il sole, la spiaggia, il mare, le onde. Insomma, vacanza. Finalmente, dopo mesi di duro lavoro, eccomi, sotto l’ombrellone, a godermi del sano riposo. O forse no. Esatto, ottobre e l'InVisibile Festival sono alle porte... Riuscirà la nostra giovane Elisa a risolvere i suoi tormenti estivi?

di Elisa Tomassoli

Agosto. Il sole, la spiaggia, il mare, le onde. Insomma, vacanza. Finalmente, dopo mesi di duro lavoro, eccomi, sotto l’ombrellone, a godermi del sano riposo. O forse no. Esatto, ottobre e l'InVisibile Festival sono alle porte... Riuscirà la nostra giovane Elisa a risolvere i suoi tormenti estivi?

Agosto.

Il sole, la spiaggia, il mare, le onde.

Insomma, vacanza.

Finalmente, dopo mesi di duro lavoro, eccomi, sotto l’ombrellone, a godermi del sano riposo.

O forse no.

Esatto, perché anche con i piedi nella sabbia, a sorseggiare dalla lattina della fresca aranciata, il mio pensiero va sempre lì: il lavoro.

Il piccolo Stachanov dentro di me sta gridando. Mi giro, guardo la mia amica e le dico: “Forse dovrei tornare in camera a prendere il pc, magari mi sono arrivate delle mail urgenti”.

“Ma dove vai? Ma chi ti scrive? L’ufficio è chiuso!”. E ha ragione, l’ufficio è chiuso fino a settembre, ma il dubbio rimane, e il festival è alle porte.

Ma il problema persiste: più resto qui, a friggermi sotto il sole estivo, più fotogrammi di tabelle Excel, progress e documenti da caricare su Teams scorrono davanti agli occhi.

Forse, la mia metamorfosi in Milanese Imbruttita è completa.

Ma, improvvisamente, come quando in “Grease”, Frankie Avalon accorre da Frenchy vestito da angelo custode per cantarle “Beauty School Dropout”, ecco che il mio messaggero mi inoltra il suo messaggio dall’altoparlante del bar dello stabilimento: è forse Mika quello che sento in sottofondo?

Che finimondo… O forse no

“Relax, take it easy!”, così canta Mika, e chi sono io per dirgli di no.

Sarà l’insolazione, o sarà la voce della mia coscienza vacanziera, ma, finalmente inizio a rilassarmi.

Il concetto di relax è un po’ come la matematica: non è un’opinione, ma non l’ho mai capita fino in fondo. C’è chi si rilassa con i sudoku, chi scala le montagne, chi fa a maglia e chi esce a correre. Per me relax è non pensare a nulla.

Perché, checché se ne dica, il mondo continua a girare anche quando sei in vacanza, per le mail e gli Excel ci sarà tempo a settembre.

E state tranquilli, il festival ci sarà, anzi, ci sarà alla grande, con conversazioni, performance, esposizioni e… e poi non posso mica dirvi tutto, altrimenti non venite più.

Intanto, per il mio computer portatile, io continuerò ad essere invisibile, proprio come il festival.

Per non perdervi tutti gli spoiler sull’InVisibile Festival, noi ci vediamo a settembre, sempre che non decida di restare qui e aprirmi un chiringuito sulla spiaggia!

La partecipazione al festival è gratuita, ma i posti sono limitati e la registrazione è obbligatoria. Correte subito a registrarvi!

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