di Elisa Tomassoli, B.Liver
Insieme. Al Bullone impariamo che le nostre fragilità sono un viaggio incredibile che ci conduce alla parte più forte di noi, pensando, facendo, e facendo pensare. Questo è il grazie che ci ha voluto regalare Elisa.
La gratitudine
Tommaso d’Aquino insegna che la gratitudine è una condizione umana dalla composizione multipla: «La gratitudine si compone di diversi gradi: il primo consta nel riconoscere (ut recognoscat) il beneficio ricevuto; il secondo nel rendere grazie (ut gratias agat) e il terzo in retribuire d’accordo con le possibilità e secondo le circostanze più opportune di tempo e luogo.
Pensare, fare, far pensare
Al Bullone esprimiamo gratitudine pensando, facendo, e facendo pensare. Al Bullone impariamo ad esprimere gratitudine per liberare nel mondo energie virtuose. Al Bullone costruiamo spazi puri in cui ognuno è sollevato dal peso di essere perfetto.
Ogni mese, con questo giornale, e durante InVisibile Festival abbiamo tentato di restituire la bellezza racchiusa in un gesto d’altruismo. Io non so come si possa descrivere un’emozione, uno sguardo, un sorriso o un silenzio, ma so che durante i tre giorni di festival, tutte e tutti abbiamo percepito qualcosa di invisibile, ma non ineffabile. E dunque trasformiamo l’ineffabile in visibile, in condivisibile: abbiamo accarezzato con azioni e parole gentili la nostra umanità, e lo abbiamo fatto insieme. E in quell’insieme, nessuno era più solo, e pertanto ognuno era felice, triste, arrabbiato e commosso nella misura in cui lo era l’altro; e così, come per magia, tutte le emozioni si mischiano, si contaminano e si confondono.
«Grazie» è una parola complessa, va somministrata con cura, ma durante InVisibile Festival ogni grazie era prezioso, un dono reciproco che ci ha ricordato il potere della collettività, dell’unione, e della generosità umana. Grazie perché al Bullone la fragilità è custodita e trasformata in forme inaspettate e sorprendenti, e perché impariamo che ciò che è invisibile non è necessariamente impossibile.
Grazie per avermi insegnato che essere fragili fa paura, ma è anche bellissimo.
“ Grazie per avermi insegnato che essere fragili fa paura, ma è anche bellissimo.“
– Elisa Tomassoli