Un lunedì indimenticabile nella “casa dello sport“
È possibile trasformare un lunedì pomeriggio qualsiasi in uno dei momenti che rimarranno a lungo nella propria vita? Se la passione della tua vita è lo sport e hai la possibilità di visitare gli studi televisivi della “casa dello sport”, beh, la risposta non può che essere questa: sì, queste quattro ore pomeridiane passate all’interno della sede Sky di Milano, situata nel quartiere Santa Giulia, non me le scorderò.
L’attesa e l’emozione del primo incontro
Ogni volta quando prendo un treno per andare al mare in riviera romagnola o da qualche altra parte, passo sempre dalla fermata di Milano Rogoredo e mi viene in mente il pensiero “prima o poi dovrò vedere questi studi e la redazione”, indicando il logo di Sky Sport.
Dopo essere uscito dalla metro mi dirigo verso l’entrata, non della stazione dei treni, ma in direzione del palazzo di Sky. L’adrenalina sale a mille, la curiosità e l’emozione sono forti. Ho la fortuna di condividere questo momento insieme a un gruppo meraviglioso, con la grande volontà di trasmettere il più possibile quanto sono davvero felice di questa visita.
Nonostante per me sia la terza volta che entro nel palazzo di Sky (la prima assistendo al programma Sky Calcio Show nel 2018 e la seconda nel 2019 come possibile concorrente della prima edizione di Sky Sport Quiz Reward), questa occasione è unica, perché scoprirò il dietro alle quinte di tutta la macchina organizzativa per la realizzazione dei programmi che tutti gli sportivi guardano ogni settimana e weekend dell’anno.
Varcato l’ingresso della struttura noto subito al primo impatto la cronologia storica, creata tramite immagini che identificano i vari step che l’emittente televisiva inglese ha compiuto sul suolo italiano; scopro che nel 2003, anno in cui nasce ufficialmente Sky, la sede era situata a Cologno Monzese; in coincidenza con la nascita di Sky Sport 24, nel 2008 avvenne il trasloco da Cologno a Milano Rogoredo.
Esplorando gli studi e le sale regia
Dopo l’introduzione a livello storico dell’azienda, finalmente comincia la visita agli studi e alle varie aree connesse all’attività televisiva. Il primo blocco è dedicato alla visione delle sale regia, situata al primo piano, per la messa in onda dei programmi sportivi, in particolare della MotoGP e del canale all news di Sky Sport 24. Lungo il corridoio vedo subito le stanze piene di monitor di tutte le dimensioni possibili, con un’infinità di tasti per la regolazione dell’audio e dell’immagine di ogni singola telecamera attiva all’interno di uno studio.
Incontri e sorprese tra i corridoi e gli studi
Il secondo blocco della visita è dedicato agli studi, dove i conduttori e i talent Sky si alternano con i loro programmi sportivi e no. Collocati al piano terra, ho la possibilità di vederne quattro, di ammirarne la grandezza e le tante telecamere che li completano, insieme ai grandi led wall o schermi che possono proiettare qualsiasi cosa.
L’ultima tappa: montaggio e redazioni
Il secondo piano della struttura mi riserva l’ultima parte della visita. Oltre alla redazione sportiva e a quella dell’informazione di Sky TG24, sono presenti due macroaree indispensabili per produrre dei servizi da lanciare durante un’edizione del telegiornale o degli spot pubblicitari: l’area dedicata al montaggio del materiale video e audio.
L’entusiamo continua
Mentre torno all’entrata principale insieme agli altri, riesco a intravedere un gruppo di giornalisti sportivi nella redazione di Sky Sport e i vari loghi di Sky insieme a quelli dei Cinque Cerchi Olimpici. Un altro grande momento di forte emozione, perché per un appassionato di sport, che sogna un giorno di contribuire ad entusiasmare e a coinvolgere le persone, come il sottoscritto, vedere il simbolo delle Olimpiadi dà ancora più motivazione a inseguire il proprio obiettivo.
La giornata sta volgendo al termine, tra i vari incontri e la possibilità di vedere il dietro alle quinte di tutta la catena che permette la messa in onda di un programma sportivo, porto a casa tantissimi insegnamenti, soprattutto la consapevolezza di avere una passione che unisce tanta gente, indipendentemente dal loro pensiero.
E allora, come direbbe un noto telecronista di Sky: «prima dentro, gas a martello, e andiamo».