In arrivo la terza edizione di “Incontro”, il festival culturale di Vidas

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INCONTRO, l'evento culturale promosso da VIDAS, torna per la sua terza edizione il 18, 19 e 20 ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano. Il festival si propone come uno spazio di riflessione e dialogo sul tema centrale della paura e della libertà, indagando come queste due forze si intrecciano e influenzano la vita umana.

Arriva la terza edizione di INCONTRO, il Festival culturale di VIDAS

È in arrivo la terza edizione di INCONTRO, il Festival culturale di VIDAS. Il 18, 19 e 20 ottobre, le sale del Teatro Franco Parenti di Milano si animeranno di dialoghi, riflessioni, laboratori e performance per una riflessione corale sul binomio paura e libertà.

Il binomio paura e libertà: domande fondamentali

Cosa succede quando la paura e la libertà si incontrano? Come possiamo essere liberi di avere paura? E che forme prende la paura della libertà? Attraverso una molteplicità di voci ed esperienze, il festival INCONTRO indaga le possibili risposte a questi interrogativi così attuali, che fanno da sempre parte del cammino di VIDAS, da oltre 40 anni impegnata ad assistere i malati inguaribili e le loro famiglie.

Riflessioni sulla fragilità, il diritto alla cura e la dignità

Un evento culturale senza pretesa di mettere punti fermi, ma con la volontà di stimolare riflessioni sui temi cruciali del rispetto della fragilità, del diritto alla cura e della dignità fino all’ultimo, per realizzare, nell’incontro con l’altro, la nostra umanità più autentica.

Gli ospiti del Festival

Tra i tanti ospiti che accompagneranno le giornate: Massimo Recalcati, Andrea Staid, Jonathan Bazzi, Lidia Ravera, Michela Giraud, Vittorio Lingiardi, Stefano Nazzi, Ilaria Gaspari, Emiliano Fittipaldi, Paolo Nori, Amalia Ercoli Finzi.

Una giornata dedicata agli studenti delle scuole superiori

Novità di quest’anno, la giornata del 18 ottobre sarà interamente dedicata ai ragazzi delle scuole superiori. Accompagnati dai ragazzi del Bullone e dagli artisti di Codici, gli studenti saranno i protagonisti del venerdì e saranno invitati ad esprimere la loro personale visione sul binomio paura e libertà.

Il Bullone: spazio di dialogo e riflessione per i ragazzi

Il Bullone aprirà le danze con la sua consueta «riunione di redazione», questa volta dedicata solo a loro, che permetterà ai ragazzi di aprirsi, condividere esperienze e pensieri e stimolare la riflessione collettiva.

Laboratori creativi per studenti con “Codici”

A seguire, grazie ai laboratori diretti da Codici, organizzazione indipendente che promuove percorsi di ricerca e trasformazione in ambito sociale, gli studenti potranno dare forma concreta ai pensieri, grazie all’uso di diversi mezzi e forme artistiche, per costruire un’unica opera collettiva. Scrittura, fotografie, mappe concettuali, intelligenza artificiale, ma anche uso di stoffa e fili. Oggetti come segni che rilanciano idee.

Opera collettiva: espressione condivisa di paura e libertà

Un’opera collettiva, espressione condivisa che traduce in forma corale punti di vista compositi, variegati, eterogenei. Paure cristallizzate nelle forme suggestive dell’arte. Libertà come esercizio democratico.

Mostra “Paura e Libertà” curata da Ilaria Turba

Parallelamente, sarà aperta al pubblico per i tre giorni del Festival, la mostra «paura e libertà» curata da Ilaria Turba e realizzata insieme ad alcuni studenti dei licei Vittorini e Sacro Cuore di Milano. Nove ragazzi e un’artista visiva all’opera sui temi del Festival, nella loro interconnessione.

Oggetti simbolici: la trasformazione di paura e libertà

Una serie di oggetti del quotidiano, scelti sulla base di storie personali di paura e libertà, sono stati fotografati e trasfigurati, invertendo positivo e negativo. Divenuti misteriosi e ricettivi, gli oggetti si sono caricati di una dimensione simbolica. Luci che diventano ombre e ombre che diventano luci, le immagini si trasformano in uno spazio per accogliere nuove storie e nuovi significati.

Scambio di esperienze e testi del pubblico

A partire da un lavoro di gruppo di scambio e ascolto, i ragazzi hanno composto brevi testi a cui si aggiungeranno quelli del pubblico che visiterà l’installazione. Un assemblaggio corale che rilancia il senso del binomio paura e libertà.

Il Festival è sostenuto da Fondazione Alia Falck, tutti gli incontri sono gratuiti con prenotazione obbligatoria. Appuntamenti e iscrizioni sul sito: vidas.it

“Cosa succede quando la paura e la libertà si incontrano? Come possiamo essere liberi di avere paura? E che forme prende la paura della libertà?”

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