Libertà, confini e contraddizioni: l’incontro tra io e l’altro
Quante volte nella vita ci interroghiamo su cosa sia giusto fare o meno. Spesso le risposte non sono definite, sono sempre lì, sul confine, fra giusto e ingiusto, a seconda della situazione, della persona e delle emozioni che la animano. A tutto questo, si va ad aggiungere anche la libertà, la componente indispensabile per l’uomo che può diventare problematica, se accanto ad esso vi sono altri uomini con altre libertà, definite da sfumature diverse.
Allora qui bisogna stare molto attenti: immaginiamo delle bolle, fra loro vicine. Gli uomini sono all’interno di queste e si muovono nello spazio, all’interno della propria bolla. È fondamentale non intaccare quella della persona accanto. Può essere difficile, ma è molto importante per giungere a un ambiente sano dove si possa parlare con libertà piena e totale, di verità. Se intacco la bolla del mio compagno, potrò parlare di verità relativa, dipendente da me e solo da ciò che ho compiuto io. L’ho definita io, ma escludendo gli altri.
Invece, per una verità che sia collettiva, ognuno deve procedere con il proprio lavoro, tenendo conto di tutto ciò che lo circonda, guardando perciò al benessere proprio, certo, ma soprattutto a quello altrui. Immaginiamo queste bolle che man mano crescono ed evolvono con il pensiero, con l’esperienza; si faranno spazio e cercheranno di crescere sempre di più, di guadagnare terreno dove nutrirsi. Qui avremo il primo problema, poiché ci sarà il primo scontro vero con la realtà e con l’Altro e si dovrà capire come far convivere due realtà a prima vista così distanti e che paiono quasi contraddirsi.
Sarà proprio qui, in questa prima apparente contraddizione che sarà possibile ritrovare la nostra prima Verità, che andrà a costituire la base solida della nostra concezione, rispetto alla relazione con l’Altro. È qui il luogo del grigio, il nero e il bianco si tendono la mano, si sfiorano e, prima restii, poi con più fiducia, si fondono, delineando la strada dell’incontro. Qui si scioglie, pian piano, la contraddizione e con cautela si esce dalla bolla, si assiste a un cambiamento, prima del Sé e poi questo stesso cambiamento lo si ritrova nell’Altro.
Così, non solo si supera la contraddizione, ma ci si fonde con essa e la stessa costituisce ora un passaggio fondamentale nella relazione fra L’Io e il Tu. Dunque, concetti opposti come il Bene e il Male, nonostante appaiano distanti e incompatibili, se agiscono e tendono al medesimo obiettivo, possono convivere nel nostro quotidiano, andando a definire la nostra condizione umana.
– Arianna Morelli
“È qui il luogo del grigio, il nero e il bianco si tendono la mano, si sfiorano e, prima restii, poi con più fiducia, si fondono, delineando la strada dell’incontro. Qui si scioglie, pian piano, la contraddizione e con cautela si esce dalla bolla, si assiste a un cambiamento, prima del Sé e poi questo stesso cambiamento lo si ritrova nell’Altro. Così, non solo si supera la contraddizione, ma ci si fonde con essa e la stessa costituisce ora un passaggio fondamentale nella relazione fra L’Io e il Tu“