La Mammoletta: incontro e testimonianza, si parte da qui

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Dalla Mammoletta, Lorenzo e Giordano raccontano il valore degli incontri con le scuole: condividere esperienze personali può aiutare i giovani a non restare soli nel dolore.
"Abbiamo deciso di raccontare alcune delle nostre storie per rompere il ghiaccio, dando così spunti per temi da affrontare insieme. Alcuni di questi ragazzi si sono ritrovati nei nostri racconti". Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

Parlare per primi: Lorenzo e Giordano raccontano la forza dell’incontro alla Mammoletta

«Incontro» e «Testimonianza» sono tra le parole più importanti del nostro vivere qui alla Mammoletta.

E quale miglior modo di metterle in atto se non attraverso gli incontri con i ragazzi delle scuole? 

Grazie a questa attività abbiamo la possibilità di condividere le nostre storie, esperienze e difficoltà passate, che spesso sono simili a quelle dei ragazzi che incontriamo.

E quindi abbiamo deciso di raccontare alcune delle nostre storie per rompere il ghiaccio, dando così spunti per temi da affrontare insieme.

Alcuni di questi ragazzi si sono ritrovati nei nostri racconti.

Da qui nasce la nostra riflessione: com’è possibile che tutti siano accomunati da vissuti di sofferenza nata dai rapporti familiari, dalle separazioni dei genitori, dal bullismo e dalle difficoltà relazionali?

“Grazie a questa attività abbiamo la possibilità di condividere le nostre storie, esperienze e difficoltà passate, che spesso sono simili a quelle dei ragazzi che incontriamo”. Immagine generata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

Viola (nome di fantasia), inizialmente spinta dalle nostre domande, ha deciso di parlare della situazione molto difficile tra i suoi genitori.

Sembrava che stesse buttando fuori dolori accumulati da troppo tempo, ha avuto il coraggio di raccontarci che da queste difficoltà ha cominciato ad avere dei problemi alimentari.

La sua storia ci ha colpito molto, ma ancora di più ci ha colpito il fatto che nel momento in cui abbiamo posto la domanda «Chi sa della situazione di Viola?» a tutti i presenti, solo due persone hanno alzato la mano.

Queste storie fanno pensare a quanto questi accadimenti, come la separazione dei genitori o episodi di bullismo – come hanno raccontato alcune ragazze successivamente -, possano portare i ragazzi ad avere problemi gravi come il Disturbo Alimentare di Viola, o la nostra esperienza con la tossicodipendenza.

Perché noi giovani non parliamo delle nostre difficoltà?

In queste situazioni un aiuto potrebbe essere una persona che lo fa prima di noi, così che ci spinga a farlo, e così è stato durante l’incontro.

Questo è uno dei nostri obiettivi: aiutare i ragazzi a parlare delle loro storie. E riusciamo ad ottenerlo esponendoci noi per primi, spingendo così i ragazzi a non fare il nostro stesso errore: tenersi tutto dentro.

– Lorenzo Musetti e Giordano Baldi

Questo è uno dei nostri obiettivi: aiutare i ragazzi a parlare delle loro storie. E riusciamo ad ottenerlo esponendoci noi per primi, spingendo così i ragazzi a non fare il nostro stesso errore: tenersi tutto dentro 

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