di Alisa Croitoru, Liceo Giovanni Cotta, Legnago
Quando stavo per imbarcarmi sull’aereo che mi avrebbe portato in Italia quattro anni fa, mio papà mi fece una foto come ricordo. Dopo di che io presi il telefono e scrissi un pensiero che mi era venuto sul momento. Scrissi un grazie al mio paese, alla mia Moldavia per tutto quello che mi offrì, per tutti i ricordi che mi aveva aiutato a creare lì.
Una coincidenza che non dimenticherò ha per complice un libro che mi era stato regalato e si apriva con la frase “Un nuovo inizio”. Da lì, infatti, è incominciato il mio nuovo inizio, un nuovo mondo nel quale sono stata catapultata senza sapere come comportarmi, o anche semplicemente come parlare.
Quelli che mi conoscono sanno che per me l’Italia non era un paese sconosciuto, ma io voglio ricordare a tutti e potrei anche gridarlo al megafono: andare in vacanza in un posto e viverci sono due realtà completamente opposte!
Mi ricordo ancora il giorno in cui arrivai in classe: avevo gli occhi spaventati, ma allo stesso tempo pieni di curiosità. Volevo farmi conoscere, infatti a riguardarmi indietro ero molto coraggiosa nel mettermi in gioco.
Io sono arrivata nel 2019 quindi si può capire che ho fatto solamente la prima metà dell’anno in classe a causa della pandemia, quindi l’altra, così come tutto il mondo, l’ho dovuta vivere davanti ad uno schermo.
Non è stata una passeggiata diventare un’autodidatta nel continuare ad imparare una lingua nuova. Però tutto quello che ho fatto non l’ho fatto mai da sola e con questo posso dire che ho aiutato me stessa nel chiedere l’aiuto degli altri, perché nessuno è nato sapiente.
Tutte le decisioni che ho preso finora mi hanno fatta diventare chi sono adesso e le decisioni che prenderò oggi creeranno la me di domani.
Aiutare me stessa significa amare me stessa, mettermi alla prova, arrivare in cima ad una montagna e dire che ce l’ho fatta.
“Aiutare me stessa significa amare me stessa, mettermi alla prova, arrivare in cima ad una montagna e dire che ce l’ho fatta.”
– Alisa Croitoru
Però dietro a questo c’è molto altro: voglio amare me stessa perché ho anch’io chi amare, scalare quella montagna perché c’è chi è alle mie spalle che mi dice ”dai, dai che ci sei quasi”, abbracciare qualcuno perché mi appoggia anche nei più stupidi ragionamenti che compio.
Per me è questo l’aiuto che mi do: vivere la mia vita, assaporarla, in quanto io non voglio sopravvivere, io voglio cantare anche se sono stonata, voglio fare bungee jumping anche se ho paura delle attività estreme. Voglio riempire di bellezza il tempo che mi è stato dato.