di Sofia Serinolli e Silvia Tesini
Il Liceo Statale Giovanni Cotta è un istituto scolastico con sede a Legnago, in provincia di Verona, che ospita attualmente 1350 studenti suddivisi in 54 classi. La collaborazione tra il Liceo Cotta e Il Bullone nasce dall’obiettivo di raccontare storie di vita e quotidianità, ma anche dal tentativo di provare a interpretare o reinterpretare il mondo con cui si interfacciano i ragazzi di oggi, raccogliendo riflessioni, partendo dalle loro parole. Queste sono quelle di Sofia e Silvia che parlano di condivisione.
La condivisione nella società di oggi ha assunto vari connotati. Dal punto di vista di due studentesse esigenti per la propria condotta scolastica, condivisione significa comprendere e compatire gli stessi disagi che spesso reca la scuola.
Basti pensare ai mesi precedenti allo scrutinio, dove lo stress e il malumore diventano spazio comune ed è necessario avere una spalla su cui sfogarsi. La routine e la monotonia prevalgono su passioni e su interessi, scavalcandoli e sopprimendoli.
Molte volte è proprio questa condivisione, che rende possibile l’uscita da questo costante loop. Infatti, sapere che una volta arrivati a scuola vi è una persona che conoscendo la grande quantità di scadenze per il giorno dopo scoppia in una risata isterica in tua compagnia è molto rassicurante.
La scuola come luogo di condivisione
Uno degli episodi che più ci riguarda è avvenuto proprio scrivendo questo testo, in due a rivivere i momenti più stressanti ma che allo stesso tempo ci ha permesso di sentirci più vicine e legate che mai.
Il ritrovarsi sommerse di compiti e test ci ha fatto legare, aiutare l’un l’altra, e addirittura è proprio in questo contesto scolastico che la nostra amicizia è riuscita a fare il suo corso e soprattutto a nascere.
La scuola è capace di creare condivisione con la sua semplice ed unica funzione: educare. Scrivendo queste parole ci siamo accorte del vissuto che abbiamo condiviso per tutto questo tempo in questo ambiente e, nonostante sia veramente frustrante affrontare periodi come quest’ultimo, la forza della condivisione di questi sentimenti e di queste emozioni ci ha permesso di fondare connessioni e legare sempre di più.
Ed è così che ci sentiamo di raccontare anche con altre persone il nostro percorso, affinché la nostra forza di condivisione possa essere punto comune per altri studenti, insegnanti, lavoratori ed esseri umani che si ritrovano a pensare di essere soli al mondo, di essere abbandonati a loro stessi e che soprattutto nessuno possa comprenderli.
“La scuola è capace di creare condivisione con la sua semplice ed unica funzione: educare.”
– Sofia Serinolli e Silvia Tesini