Alla Mammoletta lezioni di vela: stare, osservare, ascoltare e agire

Autori:
La Mammoletta è la «sede del mare» della Fondazione Exodus di Don Mazzi. Fondata nel 1990 da Marta del Bono e Stanislao Pecchioli sull'Isola d'Elba, offre percorsi educativi di accoglienza, reinserimento e prevenzione per adolescenti e giovani adulti con problemi di dipendenza e altri disagi sociali, familiari e psicologici. La collaborazione tra la Mammoletta e Il Bullone nasce nel 2020 con l’obiettivo di far incontrare le comunità di riferimento per mettere al centro il dialogo, le riflessioni, le esperienze condivise di giovani che stanno attraversando, ciascuno a suo modo, periodi complicati e delicati, ma che non smettono di credere nella possibilità dell’oltre e dell’altro.
tutti in barca a vela la mammoletta
"La cura del sé e degli altri, la gestione del conflitto e la comunicazione non violenta hanno scandito il tempo dell’intero percorso, che ha preso la forma di un dibattito formativo dove ogni singolo elemento ha avuto la possibilità di esprimersi liberamente". Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

di Luca Ventura, Comunità di Capodarco “Padre Gigi Movia”

Alla Mammoletta il triduo formativo di Unione Italiana Vela Solidale

Si è svolto all’Isola d’Elba il triduo formativo guidato da Mauro Pandimiglio, pedagogista e fondatore dellUnione Italiana Vela Solidale, e da Lorenzo Costa, skipper ed educatore professionale.

L’evento è stato ospitato dalla Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi nella comunità La Mammoletta, in uno splendido scenario di natura incontaminata. I suoi fondatori, Stanislao Pecchioli e Marta Del Bono, insieme ai ragazzi della comunità, hanno contribuito a rendere tutto confortevole accogliendo gli ospiti con splendidi bouquet di benvenuto e mettendosi a loro completa disposizione.

Anche la Comunità di Capodarco «Padre Gigi Movia» ha accolto positivamente l’invito e insieme ad altri membri del UVS, come le associazioni «I Tetragonauti» e «La Nave di Carta», hanno dato vita a tre giorni intensi e carichi di significato.

Cura di sé, gestione del conflitto e comunicazione non violenta: un dibattito formativo e l’uscita in barca a vela

La cura del sé e degli altri, la gestione del conflitto e la comunicazione non violenta hanno scandito il tempo dell’intero percorso, che ha preso la forma di un dibattito formativo dove ogni singolo elemento ha avuto la possibilità di esprimersi liberamente. Non sono mancate le esperienze sensoriali come le attività cooperative e di gruppo e le attività di sviluppo emotivo.

Pedagogia della vela: Stare, Ascoltare, Osservare e Agire

Il punto massimo di questa esperienza è stato segnato dall’uscita in barca a vela, dove la bellezza della costa e del mare si è unita ai punti fondamentali che determinano la «pedagogia della vela»: stare, ascoltare, osservare e agire.

Si stima che a quest’evento seguiranno altri progetti formativi che toccheranno con mano tutti gli elementi che caratterizzano la vita dell’uomo e il divenire massimo della sua interezza.

– Luca Ventura

Il punto massimo di questa esperienza è stato segnato dall’uscita in barca a vela, dove la bellezza della costa e del mare si è unita ai punti fondamentali che determinano la «pedagogia della vela»: stare, ascoltare, osservare e agire.

Ti è piaciuto ciò che hai letto?

Ricevi adesso l’ultimo numero del nostro mensile “Il Bullone”, uno spazio in cui i temi cardine della nostra società vengono trattati da un punto di vista “umano” e proposti come modello di ispirazione per un mondo migliore.

Ricevi ultimo Bullone
 
 
 
 

Diffondi questa storia

Iscriviti alla nostra newsletter

Newsletter (sidebar)
 
 
 
 

Potrebbe interessarti anche:

Torna in alto