Il sito della Regina e della famiglia reale inglese
The Crown. Stagione sei episodio due. Ad appena cinque minuti dalla grande e sonora enne rossa, davanti agli occhi più o meno presbiti di tre generazioni di reali, lo schermo tutt’altro che piatto di un vecchio DELL si apre sulla recentissima pagina web ufficiale della Corona. Dal mese del lancio del sito, come viene fieramente annunciato nel corso della densa riunione di parte della famiglia, sono stati registrati circa un milione di login a settimana. Non tutti, al tavolo, tuttavia, sanno cosa significhi questo. La Regina Madre, d’altronde, negli anni ’90 va filata verso i cento, e la nipote Anna, piuttosto che prendersi la briga di imbarcarsi in una scorata spiegazione (spoiler: non lo farà né lei né nessun altro), sorride – un misto di tenero scherno e compassione – limitandosi a scioglierle l’ammissibile dubbio che il termine, per lei senz’altro inedito, possa in qualche modo avere a che fare con alberi e legna (log, d’altronde, in inglese, non è altro che «tronco»).
Il segretario passa quindi senza ulteriori indugi alle ultime due voci dell’ordine del giorno. Ora, lo smarrimento nello sguardo interrogativo dell’ultranovantenne Elizabeth Bowes-Lyon non dura chiaramente che qualche secondo, eppure, nel contesto del netto confronto tra immagini che fa da impianto all’intero episodio (Due fotografie il titolo italiano), ha la sua non trascurabile importanza. E parla, tra tutte le altre cose, di accessibilità; o, meglio, di inaccessibilità. Non ha modo, infatti, l’anziana donna, di navigare in autonomia l’inintelligibilità dell’informazione relativa a quell’oscura sequenza di lettere e segni che è per lei il sito www.royal.gov.uk; in primis, come mostra chiaramente la scena, per uno scarto di linguaggio. La tecnologia, insomma, le è inaccessibile, a meno che qualcuno più giovane di lei non gliela (di)spieghi. Nessuno, tuttavia, sembra disposto a farlo, e forse, pure se qualcuno trovasse effettivamente la pazienza di un tentativo, non è detto che funzionerebbe. Non vale lo stesso per la figlia, nel senso che a lei, una generazione meno lontana dall’oggi di allora, una chiave viene pur data. Ma dobbiamo tornare alla quinta stagione, per capire. Siamo all’inizio dell’episodio otto: il vecchio televisore fa le bizze, e la Regina si aspetta che il nipote, William, forte della sua giovanissima età, possa capire cos’ha che non va. Potrebbe in effetti – risponde lui – se solo fosse stato fatto nella sua epoca, e propone di acquistarne uno nuovo.
La riluttanza iniziale della Regina Elisabetta
La nonna, all’inizio, è riluttante. Finché, al minuto trentadue, non vediamo installare l’antenna: è arrivato il satellitare. Nuovi canali, nuovo televisore, nuovo telecomando, quest’ultimo con le istruzioni stampate sopra: «a prova di idiota», come dice la Regina stessa prima di perdere la pazienza e cedere lo strumento al nipote. Tramite passivo del passaggio, e della successiva restituzione, è proprio la bisnonna, che annuisce, sorridente, alle affermazioni di William – pur senza capire mezza delle sue parole – e commenta divertita la frustrazione della figlia (ricordiamolo: almeno settantenne). Cosa è cambiato, di fatto, rispetto alla scena esaminata all’inizio? L’innovazione, sul divano del salotto (di un palazzo reale o di una comunissima casa qui non fa differenza), è diventata accessibile, o quantomeno l’incontro si è preso parte del prefisso del contrario. Chissà: magari al dibattito intorno all’ultima foto di Kate e figli la Regina avrebbe reagito con lo stesso smarrimento della madre a sentir parlare di login; e magari uno dei tre pronipoti avrebbe provato a spiegarle cos’è Photoshop. Succede continuamente, a genitori, nonni e bis- meno famosi; anche se oggi, per quindici, cento o un milione di follower, la corona l’abbiamo un po’ tutti.
– Federica Margherita Corpina
Chissà: magari al dibattito intorno all’ultima foto di Kate e figli la Regina avrebbe reagito con lo stesso smarrimento della madre a sentir parlare di login; e magari uno dei tre pronipoti avrebbe provato a spiegarle cos’è Photoshop. Succede continuamente, a genitori, nonni e bis- meno famosi; anche se oggi, per quindici, cento o un milione di follower, la corona l’abbiamo un po’ tutti.