Il richiamo all’azione dei 14 esperti per denunciare lo stato della salute pubblica in Italia
Ci sono concetti e parole che si inseguono e si sovrappongono nella nostra lunga intervista al professor Garattini e negli interventi puntuali dei B.Liver Debora Marchesi e Federica Colombo, tutti dedicati al commento del documento–denuncia di aprile dei 14 professori e scienziati sullo stato della cura della salute pubblica in Italia. Tutti concordano sull’insostituibilità del Sistema Sanitario Nazionale, sul diritto costituzionale dei malati ad essere curati in modo uguale, sulla dignità professionale ed economica da rispettare, di medici e infermieri.
Il Bullone vuole tenere accesi i riflettori sul documento che non ha precedenti nella storia della medicina pubblica in Italia e costituisce una forte spinta alla maggiore informazione di tutti coloro che considerano la sanità e la salute problemi molto importanti.
Un fatto nuovo che dovrebbe portare a quello che si chiama «dibattito pubblico», in questo caso esprimibile anche con confronto sociale, istituzionale, politico, professionale e mediatico.
Il fronte dei consensi all’allarme etico e sociale lanciato dai 14, tra cui un premio Nobel (il fisico prof. Giorgio Parisi), è stato largo ma non ha ancora provocato effetti concreti sulla realtà sconcertante che i cittadini, soprattutto i malati, percepiscono nella loro vita.
La spesa sanitaria in Italia, circa 170 miliardi, resta ancora inferiore, calcolata sul Prodotto Interno Lordo, rispetto alle altre grandi nazioni dell’Unione Europea. In alcuni settori si sono allargati i tagli, come hanno denunciato le Regioni rispetto ai fondi per le opere di sicurezza degli ospedali e in generale tutte le strutture mediche pubbliche.
Chi ha contestato con accuse di allarmismo le tesi esposte nel documento, ha aggiunto che la crisi riguarda solo alcune prestazioni specialistiche, innescate dagli sconquassi generati dalla pandemia Covid, non le cose di grande importanza ma alcuni controlli ambulatoriali, ovvero quelle che hanno a che fare con il controllo e la diagnostica.
Il documento dei 14
Il documento dei 14, con civismo autorevole, ha invece il merito di avere intercettato una sensibilità diffusa dei cittadini su quello che avviene realmente nei pronto-soccorso e negli ospedali e sulla necessità di correzioni di rotta a breve termine.
L’allarme forte lanciato dai 14 espertissimi, sta infatti penetrando fra i responsabili di governo e nell’opinione pubblica. Il professor Garattini ha detto ai giornalisti del Bullone che dopo la denuncia va messo in campo subito un piano pragmatico di adattamenti e soluzioni.
Sul fronte della comunicazione pubblica, il merito innegabile del documento dei 14 è quello di avere scosso la coscienza degli italiani davanti a uno dei grandi problemi sociali del presente, con parole chiare, comprensibili e soprattutto pronunciate da chi, per sapere e competenza, ha tutta l’autorità per farlo.
– Roberto Pesenti
“Il documento dei 14, con civismo autorevole, ha invece il merito di avere intercettato una sensibilità diffusa dei cittadini su quello che avviene realmente nei pronto-soccorso e negli ospedali e sulla necessità di correzioni di rotta a breve termine.”