La Mammoletta: un luogo dove impari cos’è il rispetto

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Greta racconta l'estate di due anni fa, quella che le ha cambiato la vita. Ha conosciuto la Mammoletta, una comunità all'isola d'Elba, dove ha incontrato persone che sono diventate per lei fondamentali.
"Ecco l'estate che mi ha cambiato la vita e l'estate di cui non mi dimenticherò mai, un'estate strana al primo impatto, ma ricca di umanità, perché l'input iniziale della mia fantastica avventura me l'ha data la relazione tra compari, il guardarsi con sincerità negli occhi, aiutandosi delicatamente per uscirne insieme e camminare ognuno verso il proprio destino." Immagine generata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.
"Ecco l'estate che mi ha cambiato la vita e l'estate di cui non mi dimenticherò mai, un'estate strana al primo impatto, ma ricca di umanità, perché l'input iniziale della mia fantastica avventura me l'ha data la relazione tra compari, il guardarsi con sincerità negli occhi, aiutandosi delicatamente per uscirne insieme e camminare ognuno verso il proprio destino." Immagine generata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

L’estate che mi ha cambiato la vita: quando ho conosciuto la Mammoletta all’Isola d’Elba

L’estate che mi ha cambiato la vita? Quella di due anni fa, perché ho conosciuto la Mammoletta, una comunità all’isola d’Elba. Qui ho incontrato persone che sono diventate fondamentali per me.

Ho imparato che cos’è il rispetto, ho iniziato a comunicare in maniera diretta, senza quei pensieri strani che prima mi facevano fondere il cervello.

Ho compreso che nella vita c’è bisogno di amore, e invece questo sentimento, oggi, svanisce con molta facilità.

Prima di arrivare qui ero ancora una ragazzina viziata che non aveva la minima idea di cosa volesse dire lavorare con la terra. Appena entrata sono scoppiata in un pianto disperato, vista la vegetazione che circonda i nostri spazi e che col tempo, però, è diventata per me forza e speranza. Ora semino il cammino, ma semino anche fatica, perché senza non si va da nessuna parte; semino il risveglio di qualche cosa che dentro era marcito e semino il provare a buttarsi, perché la vita è questa ed è perfetta.”
Immagine generata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

Ogni anno vivevo malissimo l’arrivo dell’estate perché il mare per me era soltanto fonte di depressione: il sole era un fastidio, come i vestiti incollati alla pelle e il rumore irritante dei bambini. Ora, invece, ho bisogno di sentire le onde e di farmi cullare dalla loro melodia. Ho sete di tranquillità per rendermi conto che non sono sola e che qualcosa, al di fuori dei miei pensieri, è vasto e senza fine, proprio come il mare. I bambini giocano e fanno castelli di sabbia, le mamme si rilassano: tutto mi riappacifica.

Prima di arrivare qui ero ancora una ragazzina viziata che non aveva la minima idea di cosa volesse dire lavorare con la terra. Appena entrata sono scoppiata in un pianto disperato, vista la vegetazione che circonda i nostri spazi e che col tempo, però, è diventata per me forza e speranza.

Ora semino il cammino, ma semino anche fatica, perché senza non si va da nessuna parte; semino il risveglio di qualche cosa che dentro era marcito e semino il provare a buttarsi, perché la vita è questa ed è perfetta.

Sono stata una ragazza ribelle, sono stata delusa dall’amore, ma sono rinata, mi sono rialzata e l’ho fatto con l’aiuto delle persone che mi vogliono bene davvero. A fine agosto do l’esame per entrare in quarta Scienze Umane e la mia passione per il canto si è trasformata in qualcosa di vitale per il mio spirito.

Se ripenso a com’ero due anni fa, mentre sedevo sul divano a guardare film su film per non «infangarmi» in strane dinamiche relazionali, sorrido, e se ricordo il casino totale che avevo in famiglia mi viene la nausea, ma oggi molte cose si sono evolute e basta poco: per vivere una nuova giornata ci vuole soltanto umiltà, che richiamo allo specchio ogni mattina quando mi alzo. Mi disseto con il giorno, mentre prima ero abituata ad attivarmi di notte; mi sazio con la semplicità, mentre una volta avevo bisogno di una ricerca indefinita e infinita di me stessa; quindi, ecco l’estate che mi ha cambiato la vita e l’estate di cui non mi dimenticherò mai, un’estate strana al primo impatto, ma ricca di umanità, perché l’input iniziale della mia fantastica avventura me l’ha data la relazione tra compari, il guardarsi con sincerità negli occhi, aiutandosi delicatamente per uscirne insieme e camminare ognuno verso il proprio destino.

– Greta Marazzi

“Ora semino il cammino, ma semino anche fatica, perché senza non si va da nessuna parte; semino il risveglio di qualche cosa che dentro era marcito e semino il provare a buttarsi, perché la vita è questa ed è perfetta.”

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