casa mia:Ritrovare il Calore di Casa anche quando lontani
È giugno, cammino per le vie di Amsterdam con mio marito alla scoperta di questa singolare capitale europea costruita lungo i canali e brulicante di persone di ogni nazionalità. Poche le auto, moltissime le biciclette che sfrecciano a tutte le ore e con qualsiasi situazione climatica, altrettanto numerosi i pedoni: turisti, residenti o lavoratori pendolari. Siamo affascinati dai musei, il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum in particolare, e passeggiamo rilassati nel Vondelpark, dove una sera scopriamo un teatro all’aperto e giovani musicisti che ci sorprendono con il loro virtuosismo e per l’energia delle loro originali sonorità.
Su Google scopro che la domenica mattina, in una chiesa cattolica poco lontana dall’azienda dove lavora nostro figlio, viene celebrata la Messa in italiano e decidiamo di parteciparvi. La facciata dell’edificio sacro è stretta tra i palazzi limitrofi; individuiamo il portone ed entriamo in una grande basilica in stile gotico, con vetrate colorate, ma il rito che vi si sta celebrando è in lingua olandese, con canti solenni a più voci.

Immagine generata dal sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.
Scopriamo che la Messa in italiano sarà in una piccola sala parrocchiale adiacente, piuttosto anonima: un piccolo altare, un ambone per il messale, qualche immagine sacra, qualche banco, diverse sedie e un piccolo soppalco dove alcuni ragazzi con la chitarra stanno provando i canti. Il sacerdote parla la nostra lingua con accento olandese.
Il rito sacro ha inizio, partecipiamo alle preghiere e con trasporto ci uniamo ai canti (li conosciamo tutti). E accade che in questa piccola stanza, fra questi italiani che vivono in un altro Paese, mi sento in profonda comunione non solo con loro, ma con tutti i fedeli che in ogni angolo della Terra si ritrovano intorno ad un altare, ascoltano la Parola del loro Signore e si nutrono del Suo Corpo. Sebbene sia a migliaia di chilometri di distanza, ho la percezione di partecipare alla Messa domenicale con la comunità della mia parrocchia, con le persone che vivono nel mio quartiere.
Pur fra sconosciuti, mi sento in famiglia e anche se in una città straniera, mi sento a CASA.
– Anny Saccomani
“Sebbene sia a migliaia di chilometri di distanza, ho la percezione di partecipare alla Messa domenicale con la comunità della mia parrocchia, con le persone che vivono nel mio quartiere.”