Casa mia: casa è dove sono le persone che amiamo
Ci allontaniamo sempre dal posto in cui nasciamo, è un lungo percorso delle nostre vite, spesso e volentieri siamo alla ricerca di quel luogo che potremmo chiamare «casa», senza però renderci conto che nessun luogo sarà tale finché le persone intorno a noi non ci faranno sentire di esserlo, perché fidatevi, non è il luogo, sono le persone che dovremmo chiamare «casa». Quattro mura piccole che siano, non rende il luogo perfetto o imperfetto, ma sono le braccia, il sorriso, le parole che ti aspettano all’interno a rendere tutto più caloroso, tutto più voluto.
Anche oggi la nostra generazione gira il mondo, scopre luoghi, ama Paesi diversi, estranei al suo, ma potrebbe mai chiamarlo veramente «casa»? Magari sì, magari no.
Credo dipenda molto da ognuno di noi, da come siamo cresciuti, da quanto siamo legati alle nostre famiglie, dalla voglia di ricominciare da capo, di restare o semplicemente dall’obbligo di allontanarsi per un futuro migliore, per una vita più equa, dalla costanza di crescere in campo lavorativo, anche se questo ti porta spesso a provare dolore per la mancanza di chi ami, per la lontananza dei tuoi cari.
Semplicemente per esperienza direi: «potrei girare ogni angolo del mondo, potrei innamorarmi milioni di volte, ma per natura, per come sono fatta vorrei sempre tornare a CASA. Per ora quel luogo sono le braccia dei miei genitori e la mia famiglia».
Sono nata in Ecuador, ma quel luogo non è più il mio posto, non perché non voglio, ma semplicemente perché la vita ha portato i miei genitori ad allontanarsi da lì per un futuro migliore senza sapere che questo Paese lontano migliaia di chilometri mi avrebbe salvato la vita non una, ma ben due volte. Mi chiedono ogni tanto se vivere qui mi faccia sentire a casa, sinceramente non credo che anch’io, come forse molti di voi, cerchino ancora quelle braccia o quel luogo da chiamare «casa», ma ringrazio ogni singolo giorno per le opportunità che ho qui.
Altrimenti non sarei giusta e mentirei, perciò vi dico la mia verità senza togliere la serenità che mi dà questo Paese, anche se a volte si potrebbe migliorare, ma quello parte da noi, nessuno migliora da solo.
Mio nonno mi raccontava, quando ero piccola, come si era creato quello che ora chiamiamo CASA, mi diceva che la sua famiglia era quel luogo dove poteva tornare e sentirsi al sicuro, dove giocare e sorridere con le sue bambine, o piangere e riflettere insieme a sua moglie. Questi luoghi in cui sono cresciuta hanno tanti ricordi, di me, di loro, di noi, di persone che ci sono, di chi non c’è più.
Perciò ricordate casa non è un luogo, ma le persone che ci fanno sentire a casa.
– Paola Gurumendi
“Ci allontaniamo sempre dal posto in cui nasciamo, è un lungo percorso delle nostre vite, spesso e volentieri siamo alla ricerca di quel luogo che potremmo chiamare «casa», senza però renderci conto che nessun luogo sarà tale finché le persone intorno a noi non ci faranno sentire di esserlo.“