Pensieri-salvezza: tutto ha un senso, lo capisci dopo i fallimenti

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La B.Liver Assil racconta come un iniziale fallimento al test di medicina l'abbia portata a scoprire nuove possibilità. Con determinazione e riflessione, ha trovato la sua strada a Bologna, dove ha riscoperto felicità e realizzazione.
assil kandil pensieri salvezza
"Più volte mi è capitato di vivere situazioni in cui pensavo che l’Universo ce l’avesse con me, che ogni percorso che intraprendevo non andasse a buon fine. È proprio in queste situazioni che ho avuto prova di quanto ogni esperienza che viviamo serva a qualcosa, e magari i nostri piani vanno a rotoli proprio perché ci sta aspettando qualcosa di migliore. Quello che ci eravamo prefissati di fare, non era quello di cui avevamo davvero bisogno in quel momento". Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

Quando i fallimenti aprono strade inaspettate: il potere di credere nel senso nascosto delle cose

Proprio quando tutto ci sembra andare male, quando tutti i nostri obiettivi sembrano andati perduti, dobbiamo pensare che ogni cosa che ci accade, succede per una ragione. Tutto ha un senso. È proprio questo il mio pensiero-salvezza.

Quando non otteniamo un lavoro che tanto desideravamo, è perché in quel momento abbiamo bisogno di altro. Quando una storia d’amore non va come doveva andare, è perché il futuro ci riserva una persona più giusta per noi. Quando un esame non va come ci aspettavamo, è perché, tornando a riprendere alcuni argomenti, potremmo appassionarci a dettagli che all’inizio avevamo trascurato.

Più volte mi è capitato di vivere situazioni in cui pensavo che l’Universo ce l’avesse con me, che ogni percorso che intraprendevo non andasse a buon fine. È proprio in queste situazioni che ho avuto prova di quanto ogni esperienza che viviamo serva a qualcosa, e magari i nostri piani vanno a rotoli proprio perché ci sta aspettando qualcosa di migliore. Quello che ci eravamo prefissati di fare, non era quello di cui avevamo davvero bisogno in quel momento.

Uno dei momenti della mia vita in cui più di sempre ho avuto modo di verificare questo concetto è stato due anni fa. Avevo appena finito il liceo e desideravo tanto studiare medicina. Prima però dovevo fare il test di ammissione, un test molto difficile e competitivo.

Infatti, quell’anno non sono entrata. La delusione era tanta. Questo piccolo fallimento mi ha fatto mettere in dubbio le mie capacità, sentivo di non essere all’altezza.

Non appena ebbi i risultati, mi iscrissi subito a un’altra facoltà, ovvero ingegneria, a Milano.

Mi bastarono tre mesi per capire che non faceva per me. Decisi, quindi, di prendermi il resto dell’anno per prepararmi al meglio per il test dell’anno dopo. Furono dei mesi molto brutti: stavo a casa da sola tutto il giorno a studiare, mentre vedevo tutti i miei amici intraprendere studi che li appassionavano davvero, conoscere nuove persone e iniziare una nuova vita. Più volte durante quell’anno mi sono chiesta perché mi fosse successo questo, com’era possibile: mi sentivo persa e bloccata, mentre gli altri andavano avanti.

Nonostante la delusione, però, mi impegnai molto e finalmente passai il test.

In quei mesi ho avuto il tempo per riflettere meglio su ciò che desideravo davvero: non volevo rimanere a Milano a studiare, ormai la realtà in cui ero cresciuta la sentivo stretta e avevo bisogno di un cambiamento. Così mi sono iscritta a medicina all’università di Bologna.

Probabilmente dentro di me già l’anno prima sapevo di voler cambiare città, ma in quel tempo in più sono riuscita ad acquisire il coraggio necessario per fare una scelta così importante e un cambiamento così grande.

È ormai passato un anno dall’inizio di quest’avventura e devo dire che: Bologna è proprio la mia città, mi sento rinata. Oggi ringrazio di non aver passato il test la prima volta, perché mi sarei iscritta sicuramente all’università di Milano e probabilmente non sarei felice come lo sono ora. Quello che inizialmente mi è sembrato un fallimento si è rivelato una grande opportunità. Inoltre, ho avuto anche modo di provare un’altra facoltà, ovvero ingegneria, e capire ancora di più che l’unica strada per me era medicina.

Grazie a questa esperienza sono cresciuta molto e riesco a vivere i momenti di difficoltà con più leggerezza, perché so che tutto accade per una ragione: ogni cosa che ci succede ha un senso.

– Assil Kandil

Proprio quando tutto ci sembra andare male, quando tutti i nostri obiettivi sembrano andati perduti, dobbiamo pensare che ogni cosa che ci accade, succede per una ragione. Tutto ha un senso. È proprio questo il mio pensiero-salvezza.

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