La SS Lazio e Animenta scendono in campo contro i Disturbi Alimentari
Nel silenzio assordante che spesso accompagna i Disturbi del Comportamento Alimentare, la S.S. Lazio e Animenta scelgono di rompere insieme il tabù con una campagna di comunicazione dal forte impatto emotivo: Utilizziamo la nostra passione per parlarne, un’iniziativa che punta a sensibilizzare tifosi e famiglie su una delle più complesse malattie psichiatriche del nostro tempo. In Italia, oltre tre milioni di persone convivono con un DCA. Una malattia subdola, silenziosa, e soprattutto sottostimata, a causa della difficoltà di accesso alle cure, che ad oggi colpisce anche i bambini, spesso senza che il dolore sia visibile agli occhi degli altri. Per questo motivo, la S.S. Lazio ha deciso di scendere in campo a fianco di Animenta. L’obiettivo è chiaro: far conoscere e riconoscere i Disturbi Alimentari, sensibilizzando un pubblico ampio e trasversale. Utilizziamo la nostra passione per parlarne vuole essere un punto di rottura, un’esortazione a guardare oltre le apparenze, a capire che i DCA non sono una questione di forza di volontà, ma una manifestazione di sofferenza che ha bisogno di ascolto e comprensione.
Un messaggio che si trasmette «di padre in figlio», abbattendo le barriere generazionali per affrontare il tema della salute mentale con una nuova consapevolezza. A farsi portavoce di questa iniziativa è Eleonora Goldoni, calciatrice della Lazio Women, che con la sua presenza vuole sottolineare l’importanza di un dialogo aperto e inclusivo. «Quando si affronta un Disturbo Alimentare, non si sa dove andare o a chi rivolgersi. Ancora oggi esiste la falsa credenza che un DCA sia solo una questione di volontà», afferma Aurora Caporossi. «Fare informazione significa fare prevenzione. Riconoscere la malattia in tempo può fare la differenza e noi, insieme alla S.S. Lazio, vogliamo dare voce a questa battaglia». Un messaggio condiviso anche dal club biancoceleste: «Siamo orgogliosi di essere un veicolo di informazione su un tema tanto delicato quanto fondamentale. Riconoscere un Disturbo Alimentare è il primo passo per affrontarlo».
– Cristina Procida
“A farsi portavoce di questa iniziativa è Eleonora Goldoni, calciatrice della Lazio Women, che con la sua presenza vuole sottolineare l’importanza di un dialogo aperto e inclusivo. «Quando si affronta un Disturbo Alimentare, non si sa dove andare o a chi rivolgersi. Ancora oggi esiste la falsa credenza che un DCA sia solo una questione di volontà», afferma Aurora Caporossi. «Fare informazione significa fare prevenzione. Riconoscere la malattia in tempo può fare la differenza e noi, insieme alla S.S. Lazio, vogliamo dare voce a questa battaglia»“