Like o baci veri? La sfida degli adolescenti nell’era dei social
«Lancini sostiene che i giovani abbiano sostituito il sesso con i like su Instagram», mi scrive la nostra vicedirettrice su WhatsApp, e poi continua «ho pensato che tu potessi scrivere una cosa intelligente e te l’ho chiesto».
Questo è tutto quello che so, le battute sono 3500, la scadenza è tra 48 ore e io tra il lavoro dal lunedì al venerdì, quello del sabato e la domenica e un trasloco da fare in una settimana, mi cimento per provare a scrivere «una cosa intelligente», come dice lei.
La prima cosa che mi passa per la testa è: ma Lancini… chi è?
Quindi butto un occhio su Google, vedo che ha scritto un libro dal titolo Sii te stesso a modo mio e dal sottotitolo Essere adolescenti nell’epoca della fragilità adulta.
Il tempo, come avrete capito, è poco, quindi di certo non posso mettermi a leggere tutte le pagine che il buon Lancini ha scritto sull’argomento, ma la base mi piace, mi sembra interessante, in più lui è psicologo e psicoterapeuta e quindi qualche cosa sull’argomento la deve sapere.

Ma allora io cosa vi posso dire? Tralasciando per un attimo chi ha detto cosa, credo che il punto sia che il sesso può tante volte trasformarsi in qualcosa che fa paura, e Instagram è uno dei velati complici di questa trasformazione.
Fa paura perché da adolescenti (parlo da un punto di vista maschile, non vogliatemene) sembra essere la chiave per essere fighi, e crescendo a colpi di gossip, di «non ti puoi immaginare chi ha fatto cosa e con chi» e di giudizi sulla base del chi del ha fatto cosa e del con chi, verrebbe quasi naturale cercare di passare il più possibile inosservati, senza che si parli di noi. Per carità, poi ci sono gli esibizionisti, e quindi magari la ricerca è del contrario, ma quanto è più facile stare dietro a uno schermo a mettere like a foto di «modelle» strabiliantemente pazzesche che fanno balletti sensuali e magari ti suggeriscono di fare un salto sul loro canale Only Fans, per accedere a contenuti esclusivi in cui si spogliano per te e solo per te (questa volta specifico che parlo da un punto di vista eterosessuale, e di nuovo vi chiedo di non volermene), rispetto ad uscire di casa, incontrare se si è fortunati una compagna di classe (medie, liceo, o università), che magari è anche un po’ bruttina (anzi sicuramente lo è se paragonata alle modelle iper super mega di prima), e cercare di instaurare un rapporto che vada oltre alla semplice amicizia, magari chiedendole di uscire, rischiando di finire sulla bocca di tutti e di essere deriso in caso di una risposta negativa, o di essere osannato da quelli che invece non l’hanno fatto in caso di risposta positiva, solo per poi andare a bere una birra, scoprire continuando a guardarla negli occhi che forse non è affatto bruttina e anzi, è anche più simpatica di quello che si pensava. E poi uscire di nuovo e poi baciarsi e poi stare insieme e poi ritrovarsi a fare figli e un cane (come cantavano gli Zero Assoluto).
Oppure più semplicemente, quando si è sul punto di innamorarsi scoprire che no, non può funzionare perché lei o perché tu, o perché nessuno dei due… e tornare a casa con il cuore spezzato, sconfitti e amareggiati. E quindi tornare a Instagram e tutto il resto.
Insomma siamo quasi a 3500 battute e ancora non ho capito il punto quale sia.
Forse che Instagram non è nemmeno lontanamente paragonabile al sesso, ma è facile fare confusione, e poi tutta l’attenzione che il mondo pone sul sesso non rende per niente agevole la sperimentazione, la ricerca e la curiosità che possono spingere un giovane a buttarsi fuori di casa nella speranza che qualcosa di magico accada. E quindi, nell’età della fragilità adulta, come la chiama Lancini, vale tutto, ma che non si dica che qualcuno preferisce Instagram al sesso, perché sarebbe un’enorme approssimazione della realtà… grande quasi quanto quel profilo Instagram perfetto che ci piace e che invidiamo tanto.
– Edoardo Hensemberger
“Forse che Instagram non è nemmeno lontanamente paragonabile al sesso, ma è facile fare confusione, e poi tutta l’attenzione che il mondo pone sul sesso non rende per niente agevole la sperimentazione, la ricerca e la curiosità che possono spingere un giovane a buttarsi fuori di casa nella speranza che qualcosa di magico accada. E quindi, nell’età della fragilità adulta, come la chiama Lancini, vale tutto, ma che non si dica che qualcuno preferisce Instagram al sesso, perché sarebbe un’enorme approssimazione della realtà… grande quasi quanto quel profilo Instagram perfetto che ci piace e che invidiamo tanto.“