Ferite che brillano: la forza di Giorgia, tra lotta, amore e rinascita
Ferite
Ciao, mi chiamo Giorgia, ho 21 anni, sono casertana e all’età di 10 anni mi sono ammalata di un tumore al cervelletto. Voglio raccontare la mia storia perché vorrei far sapere a tutti la forza che c’è in ognuno di noi.
Al mio undicesimo compleanno mi venne regalata una bicicletta e un giorno, andando in bici sono caduta. In seguito a quella caduta, mia mamma mi portò in ospedale a Napoli, dove vivevo al tempo e, dopo una risonanza magnetica, i medici scoprirono il mio tumore. Dopo un’operazione per la rimozione della massa, mia mamma decise che ci saremmo trasferite a Milano per potermi sottoporre alle cure. Non ho molti ricordi dopo l’operazione, ma ricordo il mio arrivo a Milano: avevo una carrozzina che dovevo usare, e poi le corse per arrivare al treno (perché eravamo sempre in ritardo), e il viaggio.
Arrivate a Milano, veniamo accolte da mia zia che ci porta in un alloggio vicino all’Istituto dei Tumori, dove sono stata curata. All’Istituto ho ricevuto tutto ciò di cui avevo bisogno: cicli di chemioterapia, 14 cicli di radioterapia e 12 cicli mirati al tronco encefalico. In quel periodo mi sono sentita molto a mio agio con i medici, nonostante tutto.
Memories
Dopo l’operazione sono stata seguita anche con fisioterapia, terapia con logopedista per poter parlare, psicomotricità per imparare a camminare: ho dovuto lavorare molto su me stessa per gestire le mie emozioni. Spesso era arrabbiata, chiusa e non riuscivo a spiegare ciò che provavo, ma con il tempo e con i giusti specialisti sono riuscita a superare le mie difficoltà.
Mentre ricevevo le terapie, le mie sorelle ci hanno raggiunte a Milano: al tempo io e mia sorella andavamo alle medie insieme, io in prima e lei in seconda, e la mattina lei era solita spingermi in carrozzina fino all’aula scolastica. I primi mesi mi sono ambientata, cercavo di farmi degli amici, ma con il tempo è diventato difficile, fino a sentirmi addirittura isolata. Ciò che mi faceva stare meglio era passare del tempo con le mie sorelle Anna e Francesca e il mio jack russell, Lady. Giocavamo in camera, e mettevamo lo smalto alla piccola Lady, questo mi faceva sentire molto felice.

Pastello bianco
Dopo circa due anni di terapie sono stata dimessa, e finalmente con mia mamma e le mie sorelle siamo riuscite a trovare una casa. In quel periodo ho scoperto un luogo magico: Magica Cleme, con cui ho trascorso molti momenti speciali, gite e visite. Il ricordo più bello delle attività con Magica Cleme è stato la visita alla fabbrica Intercos, dove abbiamo ricevuto in regalo tantissimi trucchi che ho condiviso con le mie sorelle. Grazie alla Magica ho conosciuto Gemma, con cui ancora oggi, dopo tanti anni, sono amica: ci piace uscire insieme, soprattutto fare shopping e condividere la nostra passione per la moda. Nel mio percorso ho imparato l’importanza di avere amici, qualcuno che ti spinga a non chiuderti in casa, e Gemma e Antonio (un altro mio carissimo amico) mi hanno fatto capire il significato della vera amicizia. Grazie a loro ho scoperto che i veri amici si cercano, si parlano e si dedicano momenti speciali l’uno per l’altro.
La cura per me
Oggi sono una ragazza autonoma, lavoro nella mensa di un ristorante ed è un lavoro che mi piace, è quello che ho studiato e mi fa sentire indipendente. Grazie alla Magica Cleme ho saputo dell’esistenza di Fondazione Bullone, un luogo in cui ho potuto trovare ragazzi più grandi (di cui fanno parte anche Gemma e Antonio) che mi fa sentire spensierata e mi aiuta a stare lontano dalle preoccupazioni. È come un rifugio.
Ho deciso di raccontare la mia storia dividendola in capitoli, unendo i miei ricordi e associandoli ad alcune canzoni. La musica è una delle mie passioni, quando la ascolto mi sento meglio, mi aiuta, mi ritrovo nelle loro parole.
Mi sento una ragazza fortunata, non tutti hanno avuto la possibilità di ricevere le cure adeguate. La forza per affrontare tutto l’ho trovata grazie a mia madre, che me l’ha trasmessa nel momento in cui più ne avevo bisogno: solo così ho capito che la vera forza dentro di noi può essere risvegliata dall’aiuto e dal sostegno di chi ci sta accanto e ci vuole bene.
– Giorgia Mastroianni
“Ho deciso di raccontare la mia storia dividendola in capitoli, unendo i miei ricordi e associandoli ad alcune canzoni. La musica è una delle mie passioni, quando la ascolto mi sento meglio, mi aiuta, mi ritrovo nelle loro parole.”