Quando parliamo di pass invalidi spesso pensiamo a persone diversamente abili, ma non tutte le disabilità sono visibili…
di Paola Gurumendi e Michele Tedone
Quando parliamo di disabilità, spesso pensiamo a persone diversamente abili, ma lo sapevi che non tutte le disabilità sono visibili? Oggi voglio condividere con te il mio pensiero e quello di Michele, un ragazzo che ho avuto la fortuna di conoscere proprio nel momento in cui diventavo anch’io una disabile. A differenza sua, la mia è una situazione invisibile, ai vostri occhi, io sarei una persona normale, e in fondo lo sono, ma come ho detto prima, “l’apparenza a volte inganna” , perciò abbiamo deciso di dedicare qualche parola per farvi capire che non tutto è come sembra. Le nostre esperienze sono talmente simili, ma totalmente diverse.
Michele «La mia esperienza è quella di un paraplegico patentato e automunito, che tutte le settimane, quando muove la macchina dal proprio posteggio handicap personalizzato, cioè con indicato il numero del suo Pass Invalidi, quando rientra a casa e deve riparcheggiare, il posteggio la maggior parte delle volte è occupato da altre auto, alcune volte sono altri disabili magari residenti in altri comuni, ma altre volte sono persone senza pass.

Multe per chi parcheggia senza pass esposto!
In ogni caso, il paraplegico in questione deve cercare il proprietario della macchina sperando di trovarlo nel più breve tempo possibile. Se poi la macchina è senza pass esposto, deve chiamare i vigili per far rimuovere il veicolo, questo è abbastanza facile, soprattutto se il carro attrezzi è libero e i vigili vengono a dare la multa in breve tempo. Questa rapidità di azione non avviene sempre, per tanti motivi, ma quando avviene è una soddisfazione immensa.
La cosa mi secca un tantino, perché questa situazione si verifica sempre più di frequente, e mi indispone, specialmente perché non ho scelto io di avere una sedia a rotelle, e vedere che il mio diritto ad avere un posteggio riservato viene bellamente calpestato dai comodi di qualcuno che evidentemente se ne infischia della cosa, mi fa reagire malissimo».
Quante storie mi ha raccontato Michele scherzandoci sempre sopra, però, cosa c’è da scherzare quando una persona non può godere del suo diritto? Non siamo mica stati noi a scegliere di essere diversi.

Falsi disabili e lamentele per macchine con pass invalidi
Frequentemente sentiamo parlare di falsi disabili. Magari per questo ogni volta che parcheggio la macchina nel posto che mi spetta, la gente mi guarda in modo strano o in modo più (curioso). Mi chiedono come mai ho il contrassegno. Io non mi faccio problemi a rispondere sempre, e quando chi me lo chiede lo fa con educazione. La mia risposta è sempre la stessa: «Vuole sapere o vuole vedere?» perché dopo tutto chi sei tu per farmi certe domande? Siamo talmente abituati a vedere un invalido, ma non abituati a capire la malattia di chi non lo dimostra, facendo a volte domande che fanno solo male. Questo per nessuno di Noi è un percorso facile, non lo chiediamo, succede.
Il mio contrassegno fra pochi mesi mi verrà tolto. Vi assicuro che non lo voglio, ma la mia salute per ora non è d’accordo. Il mio corpo visto da fuori è perfetto, ma nessuno può lontanamente immaginare quanto sia il dolore provato da me o da Michele. Non siamo qui a giudicare, ma solo a chiedere un po’ di rispetto per ognuno di NOI.