Gli invisibili al Festival di Sanremo: Miriam unisce arte e tecnologia

Autori:
Chi sono gli Invisibili al Festival di Sanremo, nella settimana a più alta visibilità dell'anno, nella città più visibile del mondo? Ecco la storia di Miriam, che nella vita organizza eventi unendo arte e tecnologia.

di Debora Zanni, B.Liver

Chi sono gli Invisibili, nella settimana a più alta visibilità dell'anno, nella città più visibile del mondo? Non si sa, ma si stima rappresentino il 90% delle presenze. Non stiamo esagerando. Anni fa, un grande vecchio della sala stampa ci regalò una grande verità su Sanremo: «Il vero Festival comincia quando il teatro Ariston spegne le luci.» [...] Quest'anno, vogliamo dedicargli un posto speciale, raccontando le loro visioni, i loro desideri e le loro fragilità, con le parole di Debora e Oriana e gli scatti di Alessio, i nostri inviati. Scopri qui tutte le storie.

Miriam organizza eventi unendo arte e tecnologia

«Sono Miriam, perugina, e nella vita organizzo eventi unendo arte e tecnologia. Ho una passione nel cassetto, il cinema, per la quale ho studiato recitazione a Parigi. Mi piace anche la regia: ho creato un cortometraggio come produttrice, regista e attrice. A Parigi avevo un ragazzo sanremese e ho conosciuto una delle mie più care amiche, anche lei di Sanremo.

Nonostante i viaggi di entrambe, abbiamo mantenuto una forte amicizia. Due anni fa, dopo aver viaggiato per il bisogno di cambiare aria, mi stabilisco a Sanremo, nella parte vecchia, e mi trovo bene perché mi piace il luogo e perché ho trovato persone più vere rispetto a via Matteotti, il centro città.

Per questi motivi ho deciso di fare una serie sulla Pigna, la parte vecchia di Sanremo, con ambientazioni reali e personaggi basati sulla vita degli abitanti del posto. Il Festival è un ottimo momento per portare le persone a conoscere la Pigna, ma anche per scoprire l’arte di molti artisti che non sono tanto visti in città.»

“Due anni fa, dopo aver viaggiato per il bisogno di cambiare aria, mi stabilisco a Sanremo, nella parte vecchia, e mi trovo bene perché mi piace il luogo e perché ho trovato persone più vere rispetto a via Matteotti, il centro città.” Foto © Alessio Mingiardi

“Il Festival è un ottimo momento per portare le persone a conoscere la Pigna, ma anche per scoprire l’arte di molti artisti che non sono tanto visti in città”

– Miriam, regista e attrice

Ti è piaciuto ciò che hai letto?

Ricevi adesso l’ultimo numero del nostro mensile “Il Bullone”, uno spazio in cui i temi cardine della nostra società vengono trattati da un punto di vista “umano” e proposti come modello di ispirazione per un mondo migliore.

Ricevi ultimo Bullone
 
 
 
 

Diffondi questa storia

Iscriviti alla nostra newsletter

Newsletter (sidebar)
 
 
 
 

Potrebbe interessarti anche:

Torna in alto