lA mAMMOLETTA E La mia rotta felice VERSO LA LIBERTà
Il mare per me è un mondo tutto da scoprire, è stato così fin da quando ero piccolo: sott’acqua mi appariva un mondo affascinante con pesci dai colori fantastici, fuori dall’acqua scogli, rocce e spiagge tutte diverse tra loro e in mezzo a tutto questo, sempre lui: il mare.
Sempre magico, la sola vicinanza mi trasmetteva energia, il cuore mi si riempiva di felicità, era la medicina per la mia anima.
Da ragazzo ho scoperto la barca a vela che è stata un mezzo d’incontro privilegiato, mi ha permesso di conoscere meglio me stesso e durante le lunghe traversate, d’incontrare la dimensione dell’infinito.
Sempre tramite la barca a vela, ho potuto conoscere la comunità della Mammoletta, questo è avvenuto l’anno scorso quando il direttore della scuola steineriana WOB organizzò una crociera per noi ragazzi su uno sloop comandato dallo skipper Francesco «Ciccio» Busalacchi. Questo incontro ha determinato, anche grazie alle nuove amicizie, un vero cambio di rotta, ho potuto realizzare il sogno che avevo maturato fin da piccolo: affinare le tecniche di navigazione, esplorare e scoprire così altri misteri del mare.
Grazie alla comunità, alle barche che abbiamo in dotazione e agli affiatati equipaggi ho potuto fare viaggi oltre i miei limiti, tutto ciò mi ha reso molto felice, ho persino pianto per la felicità, anche per il solo fatto di poter navigare, ho trovato finalmente la motivazione per abbandonare il mondo passato, ho ritrovato la fiducia (che avevo perduto) in me stesso e negli altri, ho lasciato alle mie spalle la tossicodipendenza, anche perché così ho potuto trovare valori e una passione mai provati prima.

Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.
A tale proposito, voglio raccontare brevemente un’esperienza indimenticabile: ho vissuto la mia prima burrasca notturna, grazie alla quale ho rafforzato il mio rapporto con la vela e il mare; stavamo percorrendo una rotta da Porto Azzurro verso Cap Corse: fin dalla mattina eravamo indecisi sul da farsi perché sapevamo che un brutto vento ci stava aspettando in prossimità dell’isola francese; durante il giorno la navigazione è stata meravigliosa con un vento dolce e favorevole, sole e poca onda. Avvicinandosi la sera, abbiamo cominciato a mettere in sicurezza la barca riducendo le vele al massimo; insieme alla notte è arrivato anche un forte vento di 40 nodi accompagnato da onde di almeno tre metri. L’equipaggio era molto provato, alcuni sono stati veramente male vomitando più volte, io invece mi sentivo benissimo, ero carico di adrenalina, felice di vivere questa avventura. Arrivati a Macinaggio, con pochissima visibilità e con parecchia difficoltà siamo riusciti ad entrare in porto, per fortuna tutto si è concluso bene, facendo così nascere in me il desiderio di poter rivivere, in un prossimo futuro e con la stessa intensità, altre avventure.
– Dominic Niedermaier
“Grazie alla comunità, alle barche che abbiamo in dotazione e agli affiatati equipaggi ho potuto fare viaggi oltre i miei limiti, tutto ciò mi ha reso molto felice, ho persino pianto per la felicità, anche per il solo fatto di poter navigare, ho trovato finalmente la motivazione per abbandonare il mondo passato, ho ritrovato la fiducia (che avevo perduto) in me stesso e negli altri, ho lasciato alle mie spalle la tossicodipendenza, anche perché così ho potuto trovare valori e una passione mai provati prima.”