Animenta con voi – Alleanza Animenta e Croce Rossa

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Con Mood Food, Animenta e Croce Rossa Italiana entrano nelle scuole per parlare di DCA, emozioni e corpo. Uno spazio sicuro, per prevenire, ascoltare e rompere il silenzio attorno alla salute mentale.
"L’obiettivo è discutere insieme ai giovani studenti e alle studentesse, di alimentazione e corpo, ma soprattutto di emozioni e relazioni". Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

DCA e scuole: con “Mood Food” Animenta e Croce Rossa rompono il silenzio

Animenta ha avviato una collaborazione con la Croce Rossa Italiana, al fine di perseguire una maggiore consapevolezza sui Disturbi del Comportamento Alimentare. Attraverso il progetto «Mood Food», sostenuto da Fondazione Carrefour, Animenta rientra nelle scuole grazie al supporto dei Comitati CRI di Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna.

L’obiettivo è discutere insieme ai giovani studenti e alle studentesse, di alimentazione e corpo, ma soprattutto di emozioni e relazioni. Temi delicati, ma ancora fondamentali che nonostante il tempo rimangono ancora invisibili all’interno dei contesti educativi. Animenta e CRI perseguono l’obiettivo di rompere il silenzio attorno ai DCA, che in Italia, come abbiamo già ampiamente detto (ma è necessario ripeterlo), colpiscono più di 3 milioni di persone, con un’incidenza crescente tra i giovani e una mortalità che si attesta attorno alle quattromila vittime ogni anno.

Durante gli incontri verranno proposti momenti di dialogo e ascolto attivo, per aiutare i ragazzi a riconoscere i segnali più importanti e per creare uno spazio sicuro in cui potersi esprimere, privo di stigma e pregiudizi, consolidando un passo importante per trasformare le scuole in luoghi di supporto e, soprattutto, prevenzione. Questa collaborazione rappresenta un esempio concreto di come sinergie tra realtà diverse possano generare un impatto sociale forte e duraturo, per contribuire a creare un futuro in cui la salute mentale non sia più un tabù, ma parte integrante.

– Cristina Procida

Durante gli incontri verranno proposti momenti di dialogo e ascolto attivo, per aiutare i ragazzi a riconoscere i segnali più importanti e per creare uno spazio sicuro in cui potersi esprimere, privo di stigma e pregiudizi.”

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