Mammoletta con voi – Un percorso di tre anni per cambiare la rotta della mia vita

Autori:
Lapo, della Comunità Exodus, racconta la sua sperienza di vita. che mostra come la società del “tutto e subito” ci renda schiavi. La risposta è semplice, ma rivoluzionaria: ritrovare relazioni, semplicità e libertà.
Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.

Cambiare rotta: dalla società del consumo alla libertà della relazione

Perché c’è bisogno di un vero e proprio cambio di rotta? Viviamo in una società basata sul consumismo, una società del «tutto e subito». Siamo ormai abituati ad avere una soluzione immediata per tutto e, facendo così, stiamo abituando il nostro cervello a non lavorare più, lasciandoci pilotare da qualcuno o da qualcosa più grande di noi.

Penso alla gente che acquista su Amazon: è la stessa gente che qualche anno fa faceva due passi per acquistare il necessario, ora non si muove più, addirittura adesso c’è chi si fa portare la spesa a casa.

Penso a quelli che usano Chat GPT come un Dio al quale possono chiedere qualunque cosa.

Penso alle persone fragili, con enormi vuoti da colmare, che vengono imbottite di droga per sviare il problema.

Penso a quelli che guardano la meravigliosa informazione in TV, che abitua al peggio: si dispiacciono se muoiono 50 bimbi a Gaza perché non hanno cibo, ma sono gli stessi che magari hanno il conto corrente in una banca che finanzia armi senza nemmeno saperlo.

Sono tre anni ormai che vivo in una piccola realtà elbana chiamata La Mammoletta, una comunità, o meglio, una famiglia che ha come padre don Antonio Mazzi di Exodus. Se penso a quando sono entrato a far parte di questo percorso di vita, mi rendo conto che pensavo e ragionavo come la maggior parte delle persone.

Credevo che per vivere bene, divertirsi e stare insieme servissero il SUV, l’aperitivo, l’iPhone nuovo, la moto sempre più grossa, il televisore da 70 pollici e anche una sniffatina ogni tanto, tanto per non farsi mancare nulla. Ero un surfista modello: cavalcavo l’onda malata di questo sistema, una società che va incontro a un botto, alla distruzione.

Don Antonio, Stany e Marta, che sono i nostri responsabili, ci insegnano ogni giorno che la cosa che salva da tutto questo trambusto è la relazione. La relazione con l’altro, vedere il prossimo, uscire dal proprio centro per far spalancare il cuore.

Se vogliamo cambiare rotta, dobbiamo ravvivare la fiammella che arde dentro di noi. Dobbiamo fare il cosiddetto «passo indietro», ripartendo dalle semplicità di tutti i giorni. Dobbiamo tornare a comprare il pane al forno, la chiave inglese dal ferramenta. Dobbiamo ritrovare la forza di farcela da soli con l’ingegno che appartiene a ognuno di noi, senza chiedere a un telefono se un dado si gira verso destra o verso sinistra.

Dobbiamo riuscire, attraverso la relazione con la famiglia, gli amici o chi di dovere, a colmare le sofferenze senza ricorrere alle sostanze. Dobbiamo saperci informare per non farci imbambolare da due o tre potenti che giocano con le nostre anime.

Io sento un forte bisogno di cambiare rotta perché, magari non è così, riscopriremmo veramente che cosa significa essere uomini liberi ed essere felici.

– Lapo Longinotti

“La cosa che salva da tutto questo trambusto di mondo è la relazione. La relazione con l’altro, vedere il prossimo. Uscire dal proprio centro per far spalancare il cuore.

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