Parole che cambiano: vivere nella contraddizione per riscoprire la libertà
Il bene e il male, libertà e sottomissione, verità e inganno: come stare nella contraddizione?
Viviamo in un sistema malato che ci vuole tutti sottomessi per far sì che i potenti che governano il mondo, possano agire senza ostacoli. Per noi ragazzi della Mammoletta risulta abbastanza facile guardare al passato e rendersi conto del bene e del male, e del fatto di essere stati sottomessi da qualcosa di più grande di noi.
Piacere di conoscervi: mi chiamo Lapo ho 25 anni, sono di Bagno a Ripoli, un paese vicino Firenze e vivo da due anni e quattro mesi in una comunità della Fondazione Exodus che ha sede all’Isola d’Elba; ho avuto un passato molto difficile, pieno di sofferenze che mi hanno «obbligato» a pormi delle domande su di me e sul mio rapporto con l’altro. Solo ora, dopo un bel po’ di percorso, mi rendo conto della nullità che ero fuori. Prima di venire qui, pensavo che il mondo fosse nelle mie mani e che io potessi farne ciò che volevo, vivevo di pari passo con la pazzia e la frenesia che vigila sulla società di oggi. Mi ero fatto l’idea che la cosa che mi mandava avanti fosse il mio senso di essere libero, quando invece ero il classico schiavo del sistema.
Purtroppo, per varie vicende e conoscenze sbagliate, sono entrato nel mondo delle sostanze stupefacenti, in particolare in quello della cocaina. E ho avuto la sfortuna di viverci per molti anni. Chi fa uso di sostanze, vive regolarmente in uno stato di bugia, di verità e di inganno verso sé stesso e l’altro. Uno stato, come dicevo, dove il senso di sottomissione viene sovrastato da un essere libero nella falsità.
Vivere nella contraddizione è molto faticoso, infatti prima o poi i problemi vengono a galla e l’unica maniera per uscirne è affrontarli, capendo di essere un vero e proprio schiavo. Ti rendi conto che vivi nella contraddizione quando il bene che dici di avere nei confronti delle persone che ti girano intorno è equivalente o minore rispetto al male che ogni giorno tu offri loro, te ne rendi conto quando ogni santo giorno vai a lavorare col solo pensiero di tornare a casa e di spendere tutto quello che hai sudato – non per mangiare o per vivere – ma per una bestia che ti fa stare bene dieci minuti e poi ti uccide, e ti rendi conto che la contraddizione uccide quando cominci a perdere tutto quello che hai intorno.
Adesso mi reputo una persona molto più stabile sotto tanti punti di vista, per altri con tanto lavoro avanti a sé.
Il mondo, il sistema, la società stanno andando, a parer mio, in un’unica direzione di distruzione, a partire dal cambiamento climatico, dalle guerre, ecc. Anche sull’argomento della guerra, sfido chiunque a dire che non viviamo in una contraddizione. Le reti televisive, l’informazione, i giornali ti offrono esclusivamente quello che i grandi potenti vogliono far trasmettere, questo per dire che viviamo tutti quanti in uno stato dove la verità e l’inganno, il bene e il male sono allo stesso livello, sullo stesso piano. Mi viene da domandarmi se esiste una soluzione, se esiste un cambiamento radicale che possa ribaltare questa situazione del mondo che nel tempo si è andata a creare. Forse sì.
Qui alla Mammoletta, a noi ragazzi ci viene proposto un metodo, quello di Don Antonio Mazzi e di altri, il pensiero di fare un passo indietro in tutte le cose, di scindere dalla schematizzazione della società di oggi per nutrire un senso di consapevolezza capace di smuovere il vero significato dell’essere uomini e dello stare al mondo.
– Lapo Longinotti
“Adesso mi reputo una persona molto più stabile sotto tanti punti di vista, per altri con tanto lavoro avanti a sé.”