Parole che cambiano

Quante volte nella vita ci interroghiamo su cosa sia giusto fare o meno. Spesso le risposte non sono definite, sono sempre lì, sul confine, fra giusto e ingiusto, a seconda della situazione, della persona e delle emozioni che la animano. A tutto questo, si va ad aggiungere anche la libertà, la componente indispensabile per l’uomo che può diventare problematica, se accanto ad esso vi sono altri uomini con altre libertà, definite da sfumature diverse. Allora qui bisogna stare molto attenti: immaginiamo delle bolle, fra loro vicine. Gli uomini sono all’interno di queste e si muovono nello spazio, all’interno della propria bolla. È fondamentale non intaccare quella della persona accanto. Può essere difficile, ma è molto importante per giungere a un ambiente sano dove si possa parlare con libertà piena e totale, di verità. Se intacco la bolla del mio compagno, potrò parlare di verità relativa, dipendente da me e solo da ciò che ho compiuto io. L’ho definita io, ma escludendo gli altri. Invece, per una verità che sia collettiva, ognuno deve procedere con il proprio lavoro, tenendo conto di tutto ciò che lo circonda, guardando perciò al benessere proprio, certo, ma soprattutto a quello altrui.

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