Riscoprire l’umanità oltre le mura di Opera
Cari amici de Il Bullone,
i compleanni sono sempre un’ottima occasione per andare a sfogliare gli album dei ricordi. E così ho fatto. Il nostro primo incontro ufficiale nella Casa di Reclusione di Milano-Opera avvenne nel 2018, grazie all’ispettrice Maria Visentini. E fu amore a prima vista. E da allora ogni volta che venite a trovare le persone di Opera, questa scintilla si riaccende ed è capace di scaldare i cuori per mesi, anni.
Sì, perché ogni volta che ci incontriamo in quelle mura così anguste, anguste e opprimenti come solo la malattia e la perdita della libertà possono essere, riscopriamo insieme la nostra umanità (e ci tengo a dire «insieme», perché è lì il segreto). Quell’umanità che solo uno sguardo amico ci può restituire. Sono veramente grata a voi e alle persone di Opera per questi squarci di infinito e di libertà che mi avete offerto in questi anni.
Vi lascio in dono questi versi di Margherita Guidacci che meglio di me raccontano cosa succede quando ci incontriamo: «Nessun metraggio ci contiene/ nessun confine di sponda/ nessun nome è bastante/ in nessuna foto noi veniamo/ nessuna telecamera riprende per intero/ questo essere nostro che slegato si estende/ tutto impastato di infinità».
Tornate presto a Opera, vi aspettiamo!
– Giovanna Musco
” E da allora ogni volta che venite a trovare le persone di Opera, questa scintilla si riaccende ed è capace di scaldare i cuori per mesi, anni. Sì, perché ogni volta che ci incontriamo in quelle mura così anguste, anguste e opprimenti come solo la malattia e la perdita della libertà possono essere, riscopriamo insieme la nostra umanità.”