Compleanno del Bullone

Nove anni, caro giornale, nove anni che siamo insieme, nove anni che ci tieni insieme. Tu, caro mio, apparentemente sei «solo» carta stropicciabile, inchiostro, parole, disegni, immagini, nomi. Ma dentro conservi un dizionario prezioso di storie. Le nostre e di tutti coloro su cui siamo, con tanto lavoro e un po’ di fortuna, inciampati. Tu, caro giornale, sei vivo. Sei pieno. Sei vero. Sei libero. Sei nato da un incontro, come tutti noi. Un incontro che ha fatto nascere un’idea spontanea, autentica, necessaria, che si è trasformata in una promessa, apparentemente impossibile, poi diventata possibile. Tenuta viva da altre migliaia di incontri che si sono susseguiti. Alimentata dalla passione, dal desiderio, dal bisogno, dalla fiducia.

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