L’irriducibile forza dell’Umanità
Se dovessi parlare di algebra, direi che un numero irriducibile è tale solo se solo se esso è, a meno del segno, un numero primo. Se dovessi parlare di fisica, citerei il saggio Irriducibile di Federico Faggin, padre del microprocessore e di altre invenzioni che hanno rivoluzionato il mondo in cui viviamo, in cui conclude che non esiste alcuna macchina che potrà mai sostituire in alcun modo l’essere umano, proprio per quella caratteristica puramente singolare e irripetibile che fa parte di ognuno di noi. Al Bullone non siamo esperti né di matematica né di fisica, ma di umanità sì. Nel novembre 2022, mese di pubblicazione del Bullone numero 69, abbiamo parlato di conflitti, di guerre, di malattia, di futuro.

Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.
Secondo il Global Peace Index 2024, il livello medio di pace è sceso dello 0,56%: è la dodicesima volta che accade negli ultimi 16 anni. Su 163 Paesi, 97 registrano un peggioramento. Abbiamo raggiunto il più alto numero di conflitti mai registrato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’impegno all’irriducibilità è un inno alla resistenza, a coloro che anche sotto le bombe cercano il bagliore delle stelle, ai fiori che crescono tra le crepe della siccità, a chi sogna e progetta anche da un letto d’ospedale.
Il nostro irriducibile è la consapevolezza dell’esistenza di particelle, magiche e invisibili, che vivono attorno e insieme a noi. Il nostro impegno, come giornalisti sociali e prima ancora come esseri umani, risiede nel non smettere di cercarle, anche tra gli ultimi, tra la sporcizia, tra ciò che viene dimenticato, messo da parte. Perché anche di fronte all’Invisibile, con il giusto sguardo e la giusta lente, anche l’irriducibile sarà visibile, fragile e bellissimo.
– Elisa Tomassoli
” Il nostro irriducibile è la consapevolezza dell’esistenza di particelle, magiche e invisibili, che vivono attorno e insieme a noi. Il nostro impegno, come giornalisti sociali e prima ancora come esseri umani, risiede nel non smettere di cercarle, anche tra gli ultimi, tra la sporcizia, tra ciò che viene dimenticato, messo da parte.”