La difficoltà di vedere e dire la verità
Non è semplice trovare il primordiale «disinteresse» che mi permetta di dire ciò che penso liberamente. Non è facile trovare la naturale, coraggiosa ingenuità che mi permetta di dire ciò che vedo. Ognuno di noi, spesso, si benda da solo: all’inizio è un gesto limitante, costrittivo, fa sentire in prigionia. Poi, con l’ammontare di esperienze e il passare del tempo, diventa un gesto naturale, comodo, che permette di evitare discussioni e problemi.
Il valore dell’osservazione e dell’ascolto
Non mi è mai piaciuto stare al centro dell’attenzione, ho sempre preferito nascondermi un po’. Sacra è l’osservazione, sacro è l’attento ascolto. Se ripenso alla mia vita, risuona un’ancestrale e apparentemente infondata inquietudine che, talvolta trasformata in diffidenza, mi ha sempre accompagnata. Per anni mi sono sentita un’osservatrice esterna, una bambina fuori luogo. Adesso mi rendo conto che, in realtà, ero interna a tutte quelle dinamiche che credevo non mi toccassero.
La bolla della Mammoletta
Alla Mammoletta sono in una bolla che protegge, prima o poi esploderà, ma non è ancora successo. Sono in una bolla in cui ogni rumore, morbido o violento che sia, proveniente dall’esterno, arriva ovattato, distorto, appena accennato. Ma rimane in me un forte bisogno di riflettere su ciò che vedo e di difendere i valori che ancora oggi mi animano.
Coerenza e trappole della società
Ammetto che, sebbene li abbia sempre difesi gridandone il nome, non sempre sono stata coerente, e di questo mi pento. Ma ci vogliono dormienti e, per quanto acuti e svegli, siamo giovani e ingenui, curiosi e vivaci, a volte troppo, tanto da cadere nelle loro trappole come pesci nella rete. Sono una ragazza giovane che si è persa, rischiando di non trovarsi più. Come me, centinaia di migliaia di ragazzi.

Immagine realizzata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator.
Illusioni e distrazioni studiate
Potranno tentare di metterti davanti ogni tipo di palliativo o distrazione, vendendoti soluzioni facili ad ansie e paure, facendoti credere di essere sveglio come non sei mai stato, mentre la tua ragione cade in un sonno profondo che non può generare altro che mostri, come insegna Goya. Potranno venderti strumenti per alleggerire la quotidianità, per illuderti di tappare mancanze profonde, voragini talmente radicate che mai alcun oggetto potrà colmare. Distrazioni studiate per distogliere l’attenzione dalle verità scomode.
Urla soffocate e indifferenza
Continuano ad arrivare echi di manifestazioni, di ragazzi arrabbiati, di urla e grida zittite. Mi arrivano echi di guerre che continuano, e persone che non agiscono. Ma allora, qualcuno mi sa dire a cosa porta impedire l’espressione a una persona? Rabbia, nei casi migliori. In ogni caso, queste urla che ho sentito, sono state coperte dalle parole diplomatiche di persone ipocrite.
L’ipocrisia del potere
Persone che sanno giocare sull’onestà di altri, guadagnare fiducia per poi distruggerla senza scrupoli, parlare solo per cullarsi nel momento con parole forti e decise, lasciando poi che quelle stesse parole rimangano solo una garanzia per difendere atti di una violenza senza precedenti. Ho visto immagini di facce spaccate, ragazzini tremanti e terrorizzati. Bambini malnutriti, madri disperate perché i propri figli potrebbero morire, se non lo sono già, morti.
Le guerre dimenticate e la rassegnazione
Immagino quello che non ci fanno vedere, quello che, tanto, a loro non serve: le altre guerre dimenticate, ad esempio. Vorrei vedere ragazzi attivi, positivi, con la voglia di spaccare il mondo e invece, almeno su questa piccola isola, vedo gente che non ha più voglia di pensare, di cambiare le cose, una piena rassegnazione: in fondo ci va bene così. Questa è la cosa più triste.
Unire le forze per un futuro migliore
La vita non può essere un costante tentativo di raggiungere la propria, esclusiva, felicità, e tutto quello che c’è intorno non può essere ignorato. Noi, alla Mammoletta, crediamo e siamo la prova che c’è del buono in tutti, dobbiamo aiutarci a tirarlo fuori e metterlo a frutto. Unire i nostri fili per creare una rete piena dei colori più vari, senza competizioni od ostentazioni. Costruire un mondo dove ognuno abbia il coraggio di gridare «il re è nudo», senza mai lasciar correre. Io ci credo che c’è del buono in tutti e che quei re, magari, sono solo vittime.
– Nina Cresci
“ Noi, alla Mammoletta, crediamo e siamo la prova che c’è del buono in tutti, dobbiamo aiutarci a tirarlo fuori e metterlo a frutto. Unire i nostri fili per creare una rete piena dei colori più vari, senza competizioni od ostentazioni. Costruire un mondo dove ognuno abbia il coraggio di gridare «il re è nudo», senza mai lasciar correre. Io ci credo che c’è del buono in tutti e che quei re, magari, sono solo vittime.“